Report: Accesso alla giustizia per minori a rischio di esclusione (Minor rights)
Le attività e i risultati del progetto Minor Rights - (2012).
Le attività e i risultati del progetto Minor Rights - (2012).
La Rete Internazioanle per i diritti dei bambini (CRIN) ha pubblicato una guida all’assistenza legale per i bambini e le organizzazioni dei diritti dei bambini, con i seguenti obiettivi: spiegare come l’assistenza legale può essere ottenuta gratuitamente per i bambini e le organizzazioni per i diritti dei bambini, esaminare le norme internazionali alla base del diritto dei bambini all’assistenza legale, chiarire i diversi tipi di assistenza legale che possono più adeguati nei diversi contesti in cui i bambini interagiscono con la legge, richiamare l’attenzione di avvocati, giudici e funzionari di governo alla la necessità urgente di sviluppare programmi di assistenza legale per i bambini e le organizzazioni che promuovono i loro diritti. Scarica la guida con il pulsante rosso a destra di questa pagina. Il testo è in inglese. Source: http://www.crin.org/resources/infodetail.asp?ID=2857
Sospesa l’assegnazione degli alloggi all’interno del villaggio della Solidatietà Nuova Barbuta di Roma, in considerazione del fondato rischio di lesione dei diritti fondamentali degli assegnatari, di etnia rom e sinti. Le seguenti ragioni fra quelle che hanno determinato la decisione: - specifica destinazione della struttura alle sole persone di etnia rom e sinti, rispetto a tutte le persone e famiglie in condizioni di disagio alloggiativo a Roma; - concepimento ed organizzazione della struttura che possono impedire l’integrazione e inserimento organico degli abitanti del villaggio nella città, con carattere tendenzialmente stabile; - imposizione agli assegnatari di un codice comportamentale potenzialmente lesivo del diritto alla libertà personale, alla vita privata e familiare, alla libertà di riunione.
Per la dichiarazione di apolidia è sufficiente provare che l'interessato non è riconosciuto come cittadino dalle autorità dello stato in cui hanno origine i genitori. Nella specie, il giovane nato in Italia, figlio di genitori croati, ha presentato una dichiarazione delle autorità croate in cui si afferma che non è compreso nelle liste dei cittadini croati.
Appuntamento il 18 giugno a Bruxelles per la conferenza di diffusione dei risultati della ricerca e azioni in Italia, Spagna e Grecia del progetto MINOR RIGHTS E’ prevista la partecipazione di esperti e organizzazioni impegnate per la tutela dei diritti dei minori in Europa. Interventi di Margaret Tuite, Coordinatore per l’area diirtti dei minori della Commissione Europea, Philip D. Jaffé, esperto del Consiglio d’Europa per le Linee Guida sulla Giustizia Child Friendly Hatem Kotrane, membro del Comitato delle Nazioni Unite per i diritti dei bambini Organizzazioni quali PICUM->http://picum.org/it/] (network di cooperazione internazionale per i diritti dei minori privi di documenti e [l’Osservatorio Internazionale sulla Giustizia Minoril. Alla conferenza sarà distribuito il rapporto della ricerca e delle attività effettuate per 18 mesi in Italia, Spagna e Grecia, laboratori e workshop. Sarà presentata anche la canzone rap e videoclip prodotti dai ragazzi partecipanti. Il programma della giornata sarà inviato al più presto a tutti gli interessati. Per partecipare: La conferenza è in lingua inglese. La partecipazione è gratuita, ma i posti sono limitati. E’ necessario iscriversi entro il 10 giugno contattando Silvia Taviani ai seguenti recapiti: silvia.taviani@savethechildren.it, fax 06 4807 0039. Scarica la presentazione e la scheda di partecipazione (pulsante rosso a destra). Chi siamo: Per il progetto Minor Rights, Save the Children Italia coordina le attività implementate dai quattro partner di riferimento: due in Italia (Università Roma Tre, Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione), uno in Grecia (European Public Law Organization) uno in Spagna (Universidad Pontificia Comillas).
Il corso di specializzazione sulla “TUTELA EUROPEA DEI DIRITTI UMANI” (XII edizione) è organizzato dall’Unione forense per la tutela dei diritti uman e patrocinato dal Segretario Generale dei Consiglio d’Europa. Si terrà a Roma nei giorni 18, 19, 25 e 26 Novembre presso il Palazzo di Giustizia in Piazza Cavour. Scarica il programma (pulsante a destra)
In base alla legge nazionale e internazionale vigente, devono essere considerati minorenni coloro che sono tali in base alla legge dello stato di origine. Nel caso esaminato dal Tribunale di Roma, il cittadino egiziano è minorenne fino ai 21 anni, secondo la legge egiziana. In quanto minorenne, il cittadino non può essere espulso in base al divieto generale previsto dal Testo Unico sull’immigrazione (art. 19), salvo che ricorrano motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello stato (art. 13 comma 1), non ricorrenti in questo caso, ove risulta esservi prova di un buon inserimento sociale. Pertanto è illegittimo il diniego della Questura al rilascio del permesso di soggiorno.
Periodo: da gennaio 2011 a giugno 2012 Stati coinvolti : Italia, Spagna e Grecia Perché L’obiettivo è rafforzare la conoscenza della situazione della reale esigibilità dei diritti dei minori a rischio di esclusione sociale. L’impossibilità di esigere in giudizio i propri diritti e la mancanza di un’adeguata assistenza legale rappresentano infatti, per le persone minorenni, un fattore di rischio specifico rispetto al mancato godimento di opportunità di vita, all’esclusione sociale e alla devianza. Per rafforzare la tutela dei diritti dei minori a rischio di esclusione sociale, intende nuovo vigore a quanto previsto dalla Convenzione di Strasburgo del 1996 sull’esercizio dei propri diritti da parte dei minori, in particolare rispetto alla figura dell’Avvocato del minore. Per chi: operatori del diritto che parteciperanno ai local workshop, minori che parteciperanno agli ateliers dedicati, istituzioni nazionali ed europee cui saranno indirizzate le attività di advocacy. Cosa facciamo: ateliers partecipati con minori per la produzione di materiale informativo child friendly; una ricerca comparativa desk (analisi delle fonti) su adeguamento legislazione nazionale rispetto alla Convenzione di Strasburgo in Italia, Grecia, Spagna, UK e Svezia, con particolare focus sui minori a rischio di marginalità sociale; una ricerca sul campo su Italia Grecia e Spagna, per raccogliere le buone prassi in materia di applicazione della Convenzione di Strasburgo e per analizzare particolari problematiche inerenti i minori maggiormente a rischio di marginalità sociale; uno workshop di scambio di buone prassi tra Italia Spagna e Grecia sull’applicazione della Convenzione di Strasburgo; ateliers partecipati con minori per la produzione di materiale informativo child friendly; conferenza finale a Bruxelles per coinvolgere le istituzioni europee ed internazionali. Chi siamo: Save the Children Italia coordina le attività implementate dai quattro partner di riferimento: due in Italia (Università Roma Tre, Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione), uno in Grecia (European Public Law Organization) uno in Spagna (Universidad Pontificia Comillas). Contatti: luca.bicocchi@savethechildren.it Con il sostegno dalla Commissione Europea - Action Grant JLS/2009-2010/FRAC/AG
Il tribunale di Montepulciano richiama le sentenze con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità della norma (articolo 80 comma 19 della legge n. 388/2000) che subordina alle requisito della titolarità della carta di soggiorno la concessione agli stranieri legalmente soggiornanti nel territorio dello Stato dell’assegno mensile di invalidità. E’ illegittimo quindi negare l’indennità di frequenza alla minore affetta da autismo, iscritta nel permesso di soggiorno dei genitori con i quali vive, quando tale permesso non è di breve periodo, e tuttavia non è un permesso CE per cittadini straneiri lungosoggiornnati ex articolo 9 del Testo Unico sull’immigrazione (ex carta di soggiorno). Vedi anche: Corte Costituzionale, sentenza del 9.2.2011 n. 4
L’autorizzazione al soggiorno del genitore irregolarmente soggiornante, prevista dalla legge per gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico del minore che si trova nel territorio italiano (articolo 31 comma 3 del Testo Unico sull’Immigrazione), può essere concessa anche come misura cautelare al fine di impedire danni irreparabili durante il processo, qualora il genitore sia espulso.