Lavoro minorile e sfruttamento minorile sul lavoro
Norme e sanzioni per il contrasto dello sfruttamento dei minori
Norme e sanzioni per il contrasto dello sfruttamento dei minori
Un nuovo utile strumento di formazione pubblicato in questi giorni
Quanti sono i minori dalla tratta e dallo sfruttamento e cosa fare per proteggerli in Italia
Il 7 dicembre, dalle ore 9:00 alle 14:00, si terrà a Roma la conferenza finale del progetto [INTERACT: Participation and awareness-raising for the safer use of new technologies->http://legale.savethechildren.it/INTERACT] co-finanziato dalla Commissione Europea, e condotto in Italia, Bulgaria e Romania per la protezione di minori non accompagnati, allontanati o senza famiglia ospiti in strutture di accoglienza, dal rischio di tratta e sfruttamento, e alla loro sensibilizzazione ad un uso consapevole delle nuove tecnologie. Sede: Centro Congressi Cavour, Via Cavour 50A Keynote speaker: Pedro Olmedillo di Eurojust – Unità di Cooperazione Giuridica dell’Unione Europea. Interverranno inoltre: il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, i partner del progetto Animus Association Foundation (Bulgaria) e Salvati Copiii (Romania), minori e operatori delle comunità di accoglienza in Italia che insieme a Save the Children Italia (capofila del progetto) presenteranno i materiali prodotti e i risultati del progetto. In allegato l’agenda della conferenza (pulsante rosso a destra) Sito internet: interactonline.e Si prega gentilmente di comunicare la partecipazione entro il 3 dicembre a Elisa Vellani: elisa.vellani@savethechildren.it, Tel. 06/4807001
Il Senato ha approvato ieri la ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessual. Firmata a Lanzarote il 25 ottobre 2007, era entrata in vigore il 1° luglio 2010. Per essere applicabile in Italia, doveva essere ratificata dal Parlamento. La Convenzione diventa legge dello stato italiano. Diventa un obbligo in Italia prevedere come reato tutte le forme di abuso sessuale nei confronti dei minori, ivi compresi gli abusi commessi entro le mura domestiche o all’interno della famiglia, con l’uso di forza, costrizione o minacce. Dovrà essere previsto dalla legge italiana come reato, ad esempio, l’adescamento di minori attraverso internet e la posta elettronica. Vedi il comunicato di Save the Childre sull’approvazione del Senato del 19 settembre 2012.
La Convenzione è stata firmata a Lanzarote, il 25 Ottobre 2007 ed è entrata in vigore il 1° luglio 2010. Essa impone agli Stati di prevedere come reati tutte le forme di abuso sessuale nei confronti dei minori, ivi compresi gli abusi commessi entro le mura domestiche o all’interno della famiglia, con l’uso di forza, costrizione o minacce. Le misure preventive enunciate nella Convenzione riguardano il reclutamento, la formazione e la sensibilizzazione delle persone che lavorano a contatto con i bambini, l’educazione dei minori, perché ricevano informazioni sui rischi che possono correre, e sui modi per proteggersi, e misure e programmi di intervento per prevenire il rischio di atti di abuso da parte di soggetti che già si sono resi colpevoli di tali reati o che potrebbero commetterli. La Convenzione prevede dei programmi di sostegno alle vittime, invita gli Stati a prendere le misure necessarie per incoraggiare ogni persona che sospetti episodi di abuso o di sfruttamento sessuale a riportarli ai servizi responsabili, e a creare servizi di informazione, quali linee telefoniche speciali di aiuto e siti internet per fornire consigli e assistenza ai minori. Prevede altresì che siano perseguite come reati penali certe condotte, quali le attività sessuali con un minore, la prostituzione di minori e la pornografia infantile. La convenzione penalizza inoltre l’utilizzo di nuove tecnologie, in particolare internet, allo scopo di compiere atti di corruzione o abusi sessuali sui minori, per esempio mediante il "grooming” (adescare il minore creando un clima di fiducia per incontrarlo a scopi sessuali), fenomeno particolarmente inquietante e in aumento, che vede coinvolti minori molestati sessualmente da adulti incontrati nelle chat on line o nei siti di giochi. Al fine di contrastare il turismo sessuale che coinvolge bambini, la Convenzione stabilisce che gli autori possano essere perseguiti per certi reati, anche se l’atto è stato commesso all’estero. Questo nuovo strumento giuridico garantisce inoltre che i bambini vittime di abusi siano protetti durante i procedimenti giudiziari, provvedendo a tutelare, ad esempio, la loro identità e la loro vita privata. L’adozione della Convenzione rientra nell’ambito del Programma del Consiglio d’Europa “Costruire un’Europa per e con i bambini”. La Convenzione è applicabile in Italia a seguito della ratifica del Parlamento, approvata il 19 settembre 2012. Scarica il testo originale (pulsante rosso a destra) Vedi la sezione dedicata alla Convenzion sul sito internet del Consiglio d’Europa
E’ entrata in vigore il 17 dicembre 2011 la direttiva 2011/92/CE dell’Unione Europe che detta principi fondamentali in materia di lotta contro l’abuso, lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pornografia minorile. Dovrà essere attuata dagli stati membri entro il 18 dicembre 2013. La direttiva prevede la definizione dei reati e delle sanzioni in materia di abuso e sfruttamento sessuale dei minori, pornografia minorile e adescamento di minori per scopi sessuali. Contiene inoltre disposizioni per rafforzare la prevenzione di tali reati e la protezione delle vittime.
La direttiva dell'Unione Europea detta principi fondamentali in materia di lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pornografia minorile. E' entrata in vigore il 17 dicembre 2011 e dovrà essere attuata dagli stati membri entro il 18 dicembre 2013. La direttiva prevede la definizione dei reati e delle sanzioni in materia di abuso e sfruttamento sessuale dei minori, pornografia minorile e adescamento di minori per scopi sessuali. Contiene disposizioni intese a rafforzare la prevenzione di tali reati e la protezione delle vittime. Scarica il documento a destra di questa pagina