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Coalizione europea per il rimpatrio dei minori stranieri non accompagnati

ERPUM è un progetto europeo che ha l’obiettivo di trovare nuovi metodi per il rimpatrio dei minori non accompagnati in seguito al rifiuto finale della loro domanda di asilo da parte della Svezia, Paesi Bassi, Norvegia e Regno Unito. Il progetto è iniziato nel gennaio 2011 in considerazione del numero crescente di bambini che cercano asilo in Europa. Esso trova il suo fondmento nel Piano d’azione dell’UE per i minori non accompagnati del 2010. Oltre alla Svezia, il progetto coinvolge anche i Paesi Bassi, la Norvegia e il Regno Unito. Il Consiglio svedese per l’immigrazione (Migrationsverket) gestisce del progetto. I paesi partner intendono organizzare il ricongiungimento familiare e ritorno per i minori non accompagnati. ERPUM è finanziato dalla Commissione Europea (Fondo Europeo per i Rimpatri).   {{Rintraccio e la ricongiungimento alle famiglie}} Molti minori non accompagnati intraprendono lunghi viaggi per l’Europa in cerca di asilo. Ma non tutti i minori richiedenti asilo soddisfano i requisiti per un permesso di soggiorno. L’obiettivo del progetto è quello di sviluppare un processo di ritorno umano e sicuro per i minori non accompagnati. Un passo importante nel processo è quello di fare in modo che questi minori si riuniscano con i loro genitori. Per questo motivo il Consiglio svedese per l’immigrazione, unitamente alla Polizia di Frontiera del Regno Unito (UKBA), il Servizio per il rimpatrio del Ministero dell’iInterno olandese e la direzione norvegese per l’Immigrazione (UDI) hanno intrapreso il progetto ERPUM. Gli obiettivi di ERPUM sono lo sviluppo di metodi e contatti per trovare i genitori dei minori che deve tornare a casa, ma anche per trovare rifugio sicuro e adeguata nel paese d’origine.   {{La cooperazione con l’Afghanistan e l’Iraq}} ERPUM ha stabilito contatti e collaborare con i governi, le organizzazioni internazionali e le organizzazioni non governative in Afghanistan e in Iraq. Al momento sono in corso trattative con i rappresentanti di Afghanistan e Iraq. Al progetto lavorano due gruppi: senior adviser e case officers. Il progetto continuerà nel 2013 con il sostegno del Fondo Europeo per i Rimpatri nella misura di un milione di euro l’anno.   Maggiori informazioni e contatti: Migrationsverke  

2018-10-22T15:39:02+02:0022 Novembre 2012|News|

Campagna per i diritti dei minori dell’Autorità Garante

In occasione del 20 novembre, Giornata Mondiale per i Diritti dell’Infanzia, l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza propone una campagna di comunicazione per sensibilizzare l’opinione pubblica e sollecitare il Governo e le Istituzioni a fare dei temi dell’infanzia e dell’adolescenza il centro dell’agenda politica.   “’Crescere insieme ai bambini e agli adolescenti fa diventare grande l’Italia’ è il messaggio che abbiamo voluto per la nostra prima campagna. E’ importante infatti che tutti comprendano che, anche in tempi di crisi economica, gli investimenti nelle politiche e gli interventi per bambini e adolescenti sono indispensabili per cambiare le sorti del nostro Paese e per rendere l’Italia nuovamente competitiva nei prossimi anni”. Queste le parole del Garante Vincenzo Spadafora. Per saperne di più: http://www.garanteinfanzia.org  

2012-11-20T16:58:55+01:0020 Novembre 2012|News|

Corte di Cassazione, sez. I civile, sentenza n. 18563 del 29 ottobre 2012

ls2010adIl figlio minore può essere dichiarato in stato di abbandono e adottabile solo se, per il fatto di entrambi dei genitori, è stato compromesso lo sviluppo fisico e l’equilibrio psicologico del minore.     I genitori affetti da patologie mentali, anche di origine non temporanee, non sono da considerare automaticamente inadatti al ruolo genitoriale. La Corte ha evidenziato l’ importanza di tutelare il minore garantendogli la possibilità di crescere con i genitori biologici, soprattutto quando uno o entrambi i genitori si mostra disponibile a seguire un percorso psicologico finalizzato a tale scopo. I genitori che possono recuparare la capacità di occuparsi efficacemente di sé e dei loro figli possono essere aiutati dai servizi a tale fine. solo se, per il fatto di entrambi dei genitori, è stato compromesso lo sviluppo fisico e l’equilibrio psicologico del minore. Fonte: Cassazione: va dichiarata adottabilità se genitori compromettono sviluppo fisico ed equilibrio psicologico del minor (StudioCataldi.it) solo se, per il fatto di entrambi dei genitori, è stato compromesso lo sviluppo fisico e l’equilibrio psicologico del minore. Fonte: Cassazione: va dichiarata adottabilità se genitori compromettono sviluppo fisico ed equilibrio psicologico del minor (StudioCataldi.itIl figlio minore può essere dichiarato in stato di abbandono e adottabile solo se, per il fatto di entrambi dei genitori, è stato compromesso lo sviluppo fisico e l’equilibrio psicologico del minore. Il figlio minore può essere dichiarato in stato di abbandono e adottabile solo se, per il comportamento di entrambi i genitori, è stato compromesso lo sviluppo fisico e l’equilibrio psicologico del minore.   I genitori affetti da patologie mentali, anche di origine non temporanee, non sono da considerare automaticamente inadatti al ruolo genitoriale. La Corte ha evidenziato l’ importanza di tutelare il minore garantendogli la possibilità di crescere con i genitori biologici, soprattutto quando uno o entrambi i genitori si mostra disponibile a seguire un percorso psicologico finalizzato a tale scopo.  

2012-11-16T15:28:34+01:0016 Novembre 2012|Giurisprudenza italiana|

Bando della Commissione Europea per ricerca sull’accoglienza dei minori stranieri in Europa

Da presentare entro l'8 gennaio le domande di fondi per progetti di ricerca nell'ambito del Progetto-Pilota sulle politiche di accoglienza, protezione e integrazione dei minori stranieri non accompagnati negli stati membri dell’Unione Europea. Il programma e il bando sono pubblicati sul sito della Direzione Generale Giustizia della Commissione Europea a questa pagin.    

2012-11-07T08:38:22+01:007 Novembre 2012|News|

Un sistema di giustizia a misura di minore

Il 7 Novembre 2012 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 L’Università Roma Tre e Save the Children Italia propongono un incontro pubblico per riflettere su un sistema di giustizia a misura di minore a partire dall'esperienza delle Legal Clinics come possibile strumento operativo per favorire l’accesso alla giustizia da parte dei minori. Nel secondo semestre dell’anno accademico 2011-2012, è stato intrapreso infatti  un corso di teoria e pratica dei diritti dei minori, che ha visto coinvolti gli studenti della Facoltà di Giurisprudenza iscritti al corso nelle attività pratiche di orientamento legale presso lo sportello dell’associazione.   Per maggiori informazioni può consultare il programma della giornata in allegato (pulsante rosso a destra).   Iscrizioni: si prega di confermare la presenza entro il 2 Novembre 2012 con messaggio id posta elettronica a luca.bicocchi@savethechildren.it   Su questo tema: Legal Clinic: teoria e pratica dei diritti dei minor   Report: Accesso alla giustizia per minori a rischio di esclusione (Minor rights   Guida all’assistenza Legale per minori e per le organizzazioni a difesa dei diritti dell’infanzi   Linee Guida per una Giustizia a misura di bambin del Consiglio d’Europa   Relazioni del convegno convegno del 29 settembre 2012&nbsporganizzato dall’Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia  

2012-11-01T08:03:54+01:001 Novembre 2012|News, Progetti Conclusi|

Accoglienza e protezione dei minori non accompagnati in Europa

Un nuovo progetto-pilota della Commissione Europea per analizzare le politiche di accoglienza, protezione e integrazione dei minori stranieri non accompagnati negli stati membri dell’Unione Europea. Nell’ambito del programma 2012, sono a disposizione fondi per 1 milione di euro a favore di azioni che realizzino il progetto. Presto sarà pubblicato il bando. fonte: DG Giustizia - Progetto Pilota Minori non accompagnat Scarica il testo del Programma 2012 (in inglese) - pulsante rosso a destra  

2012-10-25T18:17:11+02:0025 Ottobre 2012|News|

Corte di Cassazione, Sezione I civile, sentenza dell’11 settembre 2012 n. 15158

L'interesse del minore ad essere riconosciuto dal padre va considerato sussistente, in via generale, a prescindere dai rapporti di affetto che possano concretamente instaurarsi con il presunto genitore e dalla disponibilità di quest'ultimo ad instaurarli. Ciò per la preminente considerazione del miglioramento obiettivo della situazione del minore in relazione agli obblighi giuridici che ne derivano per il presunto padre a mantenere ed educare il figlio.  

2012-10-22T12:03:59+02:0022 Ottobre 2012|Giurisprudenza italiana|

Corte di Cassazione, Sez. III civile, sentenza del 2 ottobre 2012, n. 16754

La Corte di Cassazione attribuisce direttamente al minore il diritto a ottenere il risarcimento in quanto soggetto che ha subto le conseguenze del danno lamentato (articoli 2, 3, 29, 30 e 32 della Costituzione). Il diritto è esercitato senza mediazioni di terzi, quand’anche fossero i genitori, ipoteticamente liberi di utilizzare il risarcimento a loro riconosciuto ai più disparati fini. La domanda di risarcimento del danno è avanzata personalmente dal bambino.   Nel caso concreto affrontato dalla Suprema Corte, il danno per il quale è riconociuto il diritto a chiedere il risarcimento da parte del minore in proprio è riconducibile allo stato funzionale di infermità come la condizione evolutiva della vita handicappata, ovvero ad essere messo in condizione di poter vivere meno disagevolmente, anelando ad una meno incompleta realizzazione dei suoi diritti di individuo singolo e di parte sociale scolpiti nell’articolo 2 della Costituzione.    

2012-10-22T11:44:24+02:0022 Ottobre 2012|Giurisprudenza italiana|
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