Legge del 15 luglio 2009, n. 94
Disposizioni sulla sicurezza pubblica e modificazioni del Testo Unico sull'immigrazion
Disposizioni sulla sicurezza pubblica e modificazioni del Testo Unico sull'immigrazion
E’ un progetto promosso dall’Unione Province d’Italia (UPI), in partenariato con le Province dell’Aquila, Milano e Roma ed in collaborazione con Save the Children Italia Onlus. Il progetto è finanziato nel quadro del Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi 2007-2013 dal Ministero dell’Interno, Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, Direzione Centrale per le politiche dell’immigrazione e dell’asilo. IDEE ha inteso contribuire alla promozione dell’inclusione di minori provenienti da Paesi Terzi e frequentanti gli istituti scolastici secondari superiori dei tre territori partner, favorendo processi di socializzazione interculturale, contrasto ai pregiudizi, informazione, supporto legale e accompagnamento alla genitorialità, a partire dalla scuola come luogo di riferimento e mediante un approccio metodologico innovativo e partecipato. Nello specifico, il progetto IDEE ha sviluppato un percorso pilota di accoglienza all’interno degli istituti scolastici coinvolti, il quale, valorizzando l’intercultura e il rapporto dell’alunno e della sua famiglia con la realtà scolastica, ha promosso interventi di educazione ai diritti di cittadinanza, centrati sul principio di non discriminazione, inclusione e partecipazione, e di valorizzazione della genitorialità quale risorsa fondamentale per il raggiungimento del successo scolastico. Il progetto IDEE ha coinvolto in totale 15 classi di 13 istituti scolastici secondari superiori, lavorando direttamente con un totale di circa 350 minori e 45 docenti. Tra le attività realizzate figurano: laboratori interattivi sulla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia per docenti e studenti; orientamento per le famiglie straniere ai servizi del territorio e per facilitare il rapporto tra queste, i loro figli e la scuola; informazione legale in merito a problematiche quali legalizzazione dei titoli di studio, normativa in materia di immigrazione e cittadinanza; comunicazione su tematiche relative all’inclusione dei minori stranieri (spot radio, video, ecc.) ed incontro e confronto tra i diversi soggetti che si occupano di interculturalità a scuola ed integrazione dei minori stranieri.
Il decreto legislativo 286/1998 comprende la maggior parte delle disposizioni riguardanti la disciplina dell'immigrazione la condizione dello straniero in Italia. E' stato da ultimo aggiornato con la Legge sulla sicurezza n. 94/2009.
La Rete delle organizzazioni per la tutela dei richiedenti asilo rifugiati in Germania Pro-Asyl ha svolto una ricerca sulla situazione dell’accoglienza in Italia e la conformità agli standard comunitari per l’accesso alla protezione internazionale (in lingua tedesca). Link alla notizia e al rapporto da scaricar.
Una rete europea per informare e assicurare la continuità al sostegno dei richiedenti asilo in occasione della valutazione dello Stato Membro competente a valutare la domanda di asilo e dei trasferimenti fra gli stati in applicazione del Regolamento comunitario 343/2003. Il progetto è un’iniziativa del Forum Refugié, storica organizzazione francese che lavora per l’accoglienza dei rifugiati e per la tutela del diritto di asilo, in collaborazione con molte organizzazioni europee, tra le quali il Consiglio Italiano per i Rifugiati. E' iniziato a dicembre 2009 e dura 18 mesi, con il contributo del Fondo Europeo per i Rifugiati. Link al sit Disponibili guide alla procedura di asilo nei vari Stati Mmebri dell'UE, in diverse lingue. A questo lin si può scaricare la versione in inglese della guida alla procedura di accesso alla protezione internazionale in Italia.
Persone obbligate alla prestazione degli alimenti e le regole applicabili.
Riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato
Trasferimento in Italia per competenza a esaminare la domanda di asilo (Regolamento 343/2003 "Dublino II"): sospensione. Sospeso il trasferimento verso l’Italia in considerazione di dubbi sul rispetto dei diritti umani fondamentali nei confronti dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale. Pur riconoscendo che l’Italia ha ratificato i rilevanti atti internazionali a tutela dei diritti umani fondamentali e dell’asilo, oltre ad aver recepito le norme comunitarie in materia, la testimonianza del ricorrente sull’esperienza in Italia quale richiedente asilo, suffragata dalle notizie raccolte sulla situazione dell’accesso all’asilo in Italia, fanno sorgere dubbi sul reale rispetto dei diritti umani fondamentali. fonte: Asyl.net - Informationsverbund Asyl & Migration Link alla notizi