Interventi Sociali
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Il 21 marzo a Bruxelles, i partner del progetto europeo Roma Families Get Involved [Le famiglie Rom partecipano] invitano a riflettere e scambiare opinioni ed esperienze sul coinvolgimento delle famiglie rom nel processo educativo dei loro figli. La questione: Qual è il ruolo delle famiglie Rom e come viene preso in considerazione negli interventi nel settore dell’istruzione? Qual è lo stato d’avanzamento nei diversi paesi? Quali sono le sfide principali e i possibili metodi per affrontarle? Quale potrebbe essere il ruolo degli attori pubblici e privati a livello nazionale ed europeo? Saranno questi alcuni degli interrogativi discussi dai partecipanti, fra cui rappresentanti delle istituzioni nazionali ed europee, organizzazioni internazionali, organizzazioni non-profit, ricercatori ed esperti ed altri operatori nei settori dell’educazione. Esperienze e pratiche dei paesi coinvolti nel progetto (Bulgaria, Ungheria, Romania e Spagna), saranno esposte in questo evento e poste a base per la discussione. Guida per i professionisti che lavorano nel campo dell’istruzione L’evento sarà inoltre la presentazione della "Guida per l’utilizzo di famiglie rom verso il raggiungimento del successo dei loro figli a scuola. Una proposta metodologica transnazionale per i professionisti" (in inglese). Uno strumento di lavoro sviluppato nel contesto del progetto, quale riferimento per i professionisti del settore per coinvolgere le famiglie rom nei processi educativi dei loro figli. Con la diffusione di questa guida si intende contribuire a migliorare gli interventi nel campo dell’istruzione, e quindi migliorare la situazione scolastica dei rom in Europa. Informazioni Conferenza europea Lavorare con le famiglie rom: una chiave per il successo dei loro figli a scuola Lancio della guida transnazionale per i professionisti che lavorano nel campo dell’istruzione 21 marzo 2013 presso il Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) Rue Belliard, 99, B-1040 Bruxelles (Belgio) Lingua della conferenza: inglese Traduzione simultanea disponibile nelle lingue inglese, ungherese, rumeno e spagnolo. Il progetto La conferenza, organizzata dal Comitato economico e sociale europeo (CESE), è organizzato nell’ambito del progetto europeo Roma Families Get Involved [Le famiglie Rom partecipano], con il sostegno finanziario del programma di apprendimento permanente (LLP) della Commissione europea oltre che nazionale co-fondi. Il progetto ha riunito nel corso 2012-2013 attori pubblici e privati con una vasta conoscenza ed esperienza per quanto riguarda Roma e istruzione e/o con competenze in materia di istruzione da Bulgaria, Ungheria, Romania e Spagna, con l’obiettivo di promuovere la partecipazione dei genitori rom "in materia di istruzione in al fine di migliorare le prestazioni dei bambini rom e ridurre abbandono precoce. Ulteriori informazioni sul progetto sono disponibili su http://romafamiliesgetinvolved.or Allegato: programma Fonte https://www.dropbox.com/s/vyg3lm1t727fo2q/Ro%C3%B1aFamiliesGetInvolvedConference_ProvisionalProgrammeMarch2013.pd Registrazione: entro il 15 marzo Scrivere a romafamiliesgetinvolved@gitanos.org
Il documento è basato sulla relazione presentata nel corso del Meeting del 21 ottobre 2010 presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza” dal titolo: "Età’ ossea: attualità e nuove prospettive con la risonanza magnetica” Direttore Generale Serenella Pesarin Ministero della Giustizia - Dipartimento Giustizia Minorile – Direzione Generale per l’attuazione dei provvedimenti giudiziari INDICE: Minori stranieri non accompagnati La Direzione Generale dell'Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Il rimpatrio assistito Minori comunitari: romeni Diritto all’identità Età nella valutazione del minore imputabile Accertamento età anagrafica: esigenze del sistema Giustizia Minorile Metodi di determinazione dell'età per i minori non accompagnati a livello europeo Approccio multidimensionale per l’accertamento dell’età Conclusioni Scarica il documento (pulsante rosso a destra) Fonte: http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_12_1.wp?previsiousPage=mg_14_7&contentId=SPS78873
È stato pubblicato il 28 febbraio il rapporto di sintesi sugli esiti del monitoraggio sul terzo Piano d’azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva (2011, realizzato dall’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza con il supporto del Dipartimento per le politiche della famiglia e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nonché del Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza. Il Rapporto, che raccoglie i risultati dell’ampio lavoro di ricognizione svolto dai gruppi di lavoro costituitisi all’interno dell’Osservatorio secondo le linee direttrici del Piano, costituisce un momento di verifica sul Piano adottato nel gennaio 2011, un’ occasione di valorizzazione di quanto realizzato e nello stesso tempo di rilancio di nuove aree di intervento. Il documento - composto dal Rapporto e da schede analitiche - offre numerosi dati e informazioni dettagliate sulle iniziative e servizi esistenti in Italia nelle varie aree d’intervento considerate. Fonte: Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Politiche della Famiglia http://www.minori.it/minori/rapporto-di-monitoraggio-del-piano-nazionale-per-linfanzi
Il terzo Piano biennale nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva, approvato il 21 gennaio 2011 con decreto del Presidente della Repubblica, ha individuato quattro direttrici di intervento, sulle quali sono state elaborate proposte di azioni coordinate: consolidare la rete integrata dei servizi e il contrasto all’esclusione sociale, rafforzare la tutela dei diritti, favorire la partecipazione per la costruzione di un patto intergenerazionale, promuovere l’interculturalità Il 28 febbraio 2013 è stato pubblicato il Rapporto di sintesi sugli esiti del monitoraggio del terzo Piano nazionale per l’infanzia. Esso raccoglie i risultati dell’ampio lavoro di ricognizione sul Piano curato dall'Osservatorio insieme al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, al Dipartimento per le politiche per la famiglia e al Centro nazionale. Vai al Rapport
E' illegittimo rifiutare l'adozione del bambino da parte della compagna della madre. Nel caso di X e altri c Austria, la Corte ha dichiarato che vi è stata violazione della Convenzione. Il caso riguardava la denuncia presentata da due donne che vivono in una relazione stabile per il rifiuto dei giudici austriaci di concedere il diritto di adottare il figlio della compagna. Lo scopo è riconoscere il vincolo di genitorialità fra il bambino e la compagna della madre. La legge austriaca presume l’eterosessualità della coppia e prevede che l’adozione da parte della compagna avrebbe comportato la perdita della potestà della madre. La Corte ha constatato che la differenza di trattamento tra i ricorrenti e una coppia non sposata eterosessuale era basata sull’orientamento sessuale dei ricorrenti. Il governo austriaco non ha fornito ragioni convincenti per dimostrare che l’esclusione dell’adozione da parte della compagna della madre è necessaria per la tutela della famiglia nel senso tradizionale o per la tutela degli interessi del minore. La distinzione è quindi discriminatoria (principi sanciti agli articoli 8 e 14 della Convenzione Europea per i diritti umani). La corte ha pertanto affermato che vi è violazione di questi principi e ha dichiarato illegittimo il rifiuto dei giudici austriaci di concedere il diritto di adottare il figlio della compagna senza recidere legami giuridici della madre con il bambino (adozione del bambino da parte del genitore elettivo). Allo stesso tempo, la Corte ha sottolineato che la Convenzione non obbliga gli Stati ad estendere il diritto di secondo genitore adozione alle coppie non sposate. Il testo della sentenza è disponibile in lingua inglese e francese.
Appuntamento il 15 febbraio per la presentazione di un libro importante: un viaggio attraverso le scuole italiane che documenta le difficoltà, sconfitte e successi della scuola multiculturale. Ne parlano esponenti della scuola, della società civile e della politica a Roma, presso il liceo Terenzio Mamiani, dalle 15:30. Interviene Antonella Inverno di Save the Children Italia. Scarica il programma allegato L’autore Vinicio Ongini propone concreti e suggestivi ‘casi di studio’. Fa parlare i protagonisti della scuola italiana multiculturale: bambini e insegnanti, studenti, presidi, genitori, ma anche il gelataio del quartiere e il sindaco del paese, la tabaccaia di fronte alla scuola e la signora torinese immigrata in Calabria. Saremo sorpresi dalla realtà di una scuola dignitosa ma quasi invisibile, una scuola normale, che costruisce giorno per giorno, con i materiali che ci sono. Il libro è pubblicato da Laterza.