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Diritti in classe

La rivista digitale di Save the Children "Diritti in Classe", per i docenti delle scuole, è realizzata dall’Unità Educazione di Save the Children a partire dal 15 febbraio 2012. Sfogliala online o scaricala gratuitamente A questi links: http://issuu.com/dirittinclasse/docs/diritti_in_classe_febbraio_201, http://www.savethechildren.it/IT/Page/t01/view_html?idp=62. In formato .pdf da questo link: http://images.savethechildren.it/f/download/educaz-scuola/rivista-docenti/di/diritti_in_classe_febbraio_2012.pd. Maggiori informazioni anche a questa pagin

2012-02-22T11:09:31+01:0022 Febbraio 2012|Pubblicazioni|

Per una banca dati dei bambini da adottare in Italia

Per attivare la banca dati dei minori adottabili, l’Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini ricorre al TAR: COMUNICATO STAMPA TAR del Lazio: Ai.Bi. contro il Ministero della Giustizia per la banca dati dei minori adottabili. Aperta una class action Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio ha fissato per il 4 luglio 2012 l’udienza pubblica durante la quale verrà discussa la causa che Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini ha proposto contro il Ministero della Giustizia. Si tratta di un ricorso che Ai.Bi. ha notificato al Ministero il 23 dicembre 2011, ai sensi del decreto legislativo n. 198/2009. Il motivo? Il Ministero è inadempiente. Non ha ancora istituito la banca dati dei minori adottabili e delle coppie disponibili all’adozione. Nel ricorso, in difesa dell’interesse dei minori adottabili, Ai.Bi. ha chiesto al TAR di obbligare l’Amministrazione del Ministero a creare la banca dati entro un termine fissato dai giudici. L’obbligo di istituire la banca dati è previsto per legge, dall’art. 40 della legge n. 149 del 2001. Lo scandaloso ritardo del Ministero della Giustizia dura già da oltre 10 anni. Tutti i soggetti, sia associazioni che privati, che sono stati danneggiati dalla mancata creazione della banca dati, possono aderire alla causa mediante la procedura della “Class Action” e potranno intervenire nel giudizio per chiedere insieme la condanna del Ministero della Giustizia. Si chiede dunque alle associazioni che hanno tra gli scopi statutari la difesa, anche in via giudiziale, del diritto dei minori a vivere in famiglia – o, più genericamente, dei diritti dei minori riconosciuti nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza –, di fare sentire la propria voce per questa battaglia e di unirsi ad Ai.Bi. Anche le coppie che, nel corso degli ultimi tre anni, hanno presentato la propria domanda di adozione presso un tribunale per i minorenni, dichiarandosi disponibili ad adottare anche minori diversamente abili o gruppi di fratelli, potranno intervenire nella causa. Inoltre gli stessi minori, dichiarati adottabili da almeno 6 mesi ma non ancora adottati, potranno intervenire tramite un loro rappresentante legale. Ai.Bi. è al lavoro con i propri avvocati per consentire a tutti di fare il minimo sforzo e per rendere questa adesione completamente gratuita. Gli interessati che vogliono aderire possono contattare l’Ufficio Diritti dell’Associazione Amici dei Bambini all’indirizzo diritti@aibi.it o al numero di telefono 02.98822332. Si ricorda che il termine per depositare gli atti è di 20 giorni prima dell’udienza, quindi l’adesione all’iniziativa di Ai.Bi. dovrà avvenire entro il 31 maggio 2012. Per adesioni: Ufficio Diritti di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini diritti@aibi.it Per informazioni alla stampa: Marco Maccari Ufficio Stampa di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini San Giuliano Milanese (MI) tel 02/98822369 – 3346412809  

2012-02-21T11:05:51+01:0021 Febbraio 2012|News|

Convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961 sulla competenza delle autorità e sulla legge applicabile in materia di protezione dei minori

Per i provvedimenti di protezione dei minori è competente lo stato di cui essi hanno la cittadinanza. Se il minore è abitualmente residente fuori dallo stato di cui è cittadino, le autorità dello stato di residenza sono competenti ad adottare i necessari provvedimenti di protezione. Se il minore si trova temporaneamente fuori dallo stato di abituale residenza, in caso di necessità, le autorità dello stato in cui si trova adottano provvedimenti urgenti, tenendo informate le autorità dello stato di abituale residenza. Tali provvedimenti rimangono afficaci fino a quando non siano adottate decisioni da parte dlele autorità dello stato di residenza abituale. In caso di trasferimento della residenza abuale in altro stato, le misure adottate dalle autorità dello Stato di precedente abituale residenza resteranno in vigore fino a che le autorità dello Stato di nuova abituale residenza non le avranno abolite o sostituite.  

2012-02-13T18:17:16+01:0013 Febbraio 2012|Normativa internazionale|

Ricerca sul diritto di asilo e l’accoglienza in Italia

La ricerca Il Diritto alla Protezione è il primo fondamentale studio sullo stato del sistema asilo in Italia, finanziato dal Fondo Europeo per i Rifugiati 2008-2013 (annualità 2009, azione 2.1.A) e realizzato da ASGI (capofila), insieme ad A.I.C.C.R.E (Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e Regioni d’Europa), Caritas Italiana, Communitas Onlus, Ce.S.Pi. (Centro Studi politiche internazionali).   Maggiori informazioni e il voluminoso testo della ricerca da scaricare gratuitamente si trovano a questa pagina del sito dell’Associazione per gli Studi giuridici sull’Immigrazion.   Oltre a comprendere una approfondita trattazione di tutti gli aspetti legati all’attuazione in Italia delle forme di protezione per i richiedenti aisloo e le loro famiglie, la ricerca comprende anche i seguenti argomenti:   la problematica delle “riammissioni” dai porti adriatici verso la Grecia riguardanti i minori stranieri non accompagnati (Cap. I.6) i minori stranieri non accompagnati richiedenti asilo (Cap 6) Considerazioni finali e proposte per il futuro del diritto d’asilo in italia (in italiano e in inglese)    

2012-02-13T16:46:25+01:0013 Febbraio 2012|News|

Scuole materne per tutti i bambini a Milano

I nuovi criteri di ammissione alle scuole materne milanesi aprono anche ai bambini che "presenti abitualmente nel Comune di Milano e privi di una residenza anagrafica". Questa novità è senz’altro un passo avanti da parte di una città che non vuole discriminare i bambini i cui genitori non hanno ancora una casa o un permesso di soggiorno.   Così afferma la circolare n. 4 del Comune di Milano->http://legale.savethechildren.it/Circolare-Comune-di-Milano-1-2][  del 1 febbraio 2012 Direzione Centrale Educazione e Istruzione Settore Servizi all’Infanzia.        

2012-02-04T14:01:12+01:004 Febbraio 2012|News|

Scuole materne per tutti i bambini a Milano

I nuovi criteri di ammissione alle scuole materne milanesi aprono anche ai bambini che "presenti abitualmente nel Comune di Milano e privi di una residenza anagrafica". Questa novità è senz’altro un passo avanti da parte di una città che non vuole discriminare i bambini i cui genitori non hanno ancora una casa o un permesso di soggiorno.   Così afferma la circolare n. 4 del Comune di Milano->http://legale.savethechildren.it/Circolare-Comune-di-Milano-1-2][  del 1 febbraio 2012 Direzione Centrale Educazione e Istruzione Settore Servizi all’Infanzia.        

2017-11-20T15:06:47+01:004 Febbraio 2012|News|
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