Leggi l’aggiornamento sugli sviluppi più
rilevanti in ambito legale e giudiziario riguardo i diritti dei
minori e l’accesso alla giustizia in Europa!

Traduzione dall’inglese a cura di Clara Ciccioni

Ascolto
del minore e diritto internazionale

Si
è svolta a Roma il 16 giugno la prima giornata di formazione del
Progetto T.A.L.E. presso la sede del Consiglio Nazionale Forense
grazie alla Scuola Superiore dell’Avvocatura, dove è stato possibile
anche ottenere la videoregistrazione integrale. Guarda
il video

È
il primo di tre seminari sull’ascolto del minore nel diritto
internazionale con l’obiettivo di formare i legali che rappresentano
gli interessi dei minori nei procedimenti giudiziari. Maggiori
informazioni a questa pagina.

UNIONE
EUROPEA

►La
Direttiva
UE 2016/800

dell’11 maggio 2016 istituisce delle garanzie procedurali per i
minori indagati o imputati nei procedimenti penali. È stata
pubblicata il 21 maggio sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.


La
Direttiva
UE 2016/343

del 9 marzo 2016 rafforza alcuni aspetti della presunzione di
innocenza del minore e del diritto del minore di presenziare al
processo nei procedimenti penali. È stata pubblicata l’11 marzo 2016
sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.

CORTE
EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO


Nel
caso
M.G.C. vs. Romania
(n. 61495/11), la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha riscontrato
una violazione degli articoli 3 e 8 nella mancata effettiva
persecuzione dell’abuso sessuale di una minore. Nonostante la
ricorrente avesse solo 11 anni all’epoca dei fatti, i tribunali
romeni hanno concluso che non ci fossero prove del suo rifiuto ad
acconsentire all’atto sessuale. In effetti, l’ordinamento giuridico
romeno esige la mancanza di consenso da parte della vittima,
requisito che la minore non ha potuto provare a causa della mancanza
di segni di violenza sul suo corpo. Fonte:
http://hudoc.echr.coe.int/eng?i=001-161380

PORTOGALLO


La
Legge n. 13/XIII del
23 maggio 2016

protegge le famiglie dai procedimenti esecutivi per l’estinzione dei
debiti escludendone le case utilizzate come residenze personali.
Fonte:
http://www.pgdlisboa.pt/leis/lei_mostra_articulado.php?nid=2550&tabela=leis&nversao=


Il
Decreto
n. 26/XIII del 13 maggio 2016

estende l’opportunità di accedere alla procreazione medicamente
assistita ai partner dello stesso sesso e alle donne, al di là del
loro stato civile o dell’orientamento sessuale. Fonte:
http://goo.gl/th1MxW


Il
Decreto
n. 27/XIII del 13 maggio 2016

che stabilisce il diritto alla gravidanza surrogata è stato respinto
dal Presidente portoghese il 7 giugno 2016, sulla base
dell’insufficienza di protezione dei diritti del bambino. Il
Parlamento nazionale dovrà emendare il testo del decreto al fine di
ripresentarlo per l’approvazione. Fonte:
http://goo.gl/xSxOcC

GIURISPRUDENZA
(Portogallo)


La
sentenza
della Corte Costituzionale n. 193 del 4 aprile 2016

ha cancellato il processo a una madre privata della custodia dei suoi
sette bambini. Il processo dovrà essere ripetuto in conseguenza
della decisione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 16
febbraio 2016, che ha stabilito che la legge portoghese viola il
diritto della madre al rispetto della vita privata e familiare e non
offre nessun coinvolgimento effettivo nel processo decisionale. La
Corte Europea ha anche affermato che le autorità dovrebbero prendere
adeguate misure nell’interesse superiore dei minori (ricorso n.
72850/14). Maggiori informazioni:

http://www.iacrianca.pt/images/stories/noticias/Acordao_T_Constitucional_Liliana_Melo_4_abril_2016.pdf

REGNO
UNITO

La
Legge sui Bisogni Formativi Speciali e la Disabilità (Irlanda del
Nord)

modifica il Decreto sull’Istruzione del 1996 (Irlanda del Nord). La
legge rafforza il riconoscimento del diritto dei minori di
partecipare alle decisioni, stabilendo che le autorità devono tenere
in considerazione le opinioni del minore e preparare delle proposte
annuali su come intendono soddisfare tale requisito. Inoltre,
l’Articolo 13 contiene uno schema pilota per l’appello dei minori
contro qualunque decisione delle autorità che infranga i loro
diritti fondamentali. In particolare, l’Articolo 13(b) conferisce ai
minori il diritto di presentare ricorso al tribunale.

Il
Disegno di Legge su Minori e Servizi Sociali

attualmente
in esame presso la Camera dei Lord contiene dei provvedimenti in
favore dei minori in affidamento, rafforza gli obblighi pertinenti
all’assistenza sociale dei minori in generale e contiene
provvedimenti sulla normativa in materia di assistenti sociali. Ciò
non solo promuove il principio del superiore interesse (articolo 1(1)
(a)) e l’autonomia del minore (articolo 1 (1) (b)), ma impone anche
alle autorità locali in Inghilterra di tenerne conto nel prendere
decisioni che lo riguardano.

GIURISPRUDENZA
(REGNO UNITO)


Autorità
Locali X vs HI e Altri [2016] Alta Corte di Giustizia 1123 (Fam)

L’Alta
Corte di Giustizia inglese ha prorogato un’ingiunzione volta a
impedire ai genitori di un minore di 15 anni di venire a conoscenza,
durante la procedura di affidamento ai servizi sociali, di
informazioni che riguardano il figlio. La corte ha rifiutato
l’istanza dei genitori sulla base del diritto di I, sancito
dall’Articolo 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, al
rispetto della sua vita privata, data l’esistenza di un rischio
evidente che l’accesso alle informazioni da parte dei genitori
potrebbe avere come conseguenza il distacco del giovane dai
professionisti che hanno provveduto ad assisterlo e sostenerlo fin
dal principio del suo affidamento. Qui il testo della decisione:
http://goo.gl/VPyK5d

FK
vs. ML [2016] Alta Corte di Giustizia 517 (Fam)

Il
caso in questione riguarda una domanda di ritorno (nell’ambito del
Regolamento di Bruxelles II bis) presentata dal padre di un minore di
13 anni, A, che aveva vissuto con lui a Dublino dal 2011 ma che non
aveva più fatto ritorno da un soggiorno presso la madre a Londra
durante il Natale del 2015 e il Capodanno 2016. Il figlio si è
opposto al ritorno, affermando che è stato picchiato dal padre e
sostenendo che ritornare lo esporrebbe al grave rischio di subire
sofferenze fisiche o psicologiche, o di trovarsi in circostanze
intollerabili (eccezione di cui all’Articolo 13(b) Convenzione
dell’Aja del 1980).

Tuttavia, il giudice ha
asserito che la natura e la forza dell’obiezione di un minore al
ritorno (secondo l’Articolo 11 del Regolamento di Bruxelles II bis)
devono essere ponderate attraverso una valutazione oggettiva del
superiore interesse del minore (paragrafo 38). La Corte ha stabilito
che in questo caso, considerando la grave natura dei disturbi mentali
e della personalità della madre, fosse nel superiore interesse del
minore fare ritorno dal padre.


 

Ciccone
vs. Ritchie (N. 2) [2016] Alta Corte di Giustizia 616 (Fam)

Nella disputa legale
relativa alla custodia di un figlio di 15 anni che aveva espresso il
desiderio di restare con suo padre in Inghilterra, la Corte ha
concluso che ogni revoca di procedimento contemplata dalla
Convenzione dell’Aja sugli Aspetti Civili della Sottrazione
Internazionale di Minori (1980) richiede il permesso della corte, e
che tali decisioni dovrebbero essere guidate dal principio del
superiore interesse del minore. La decisione è accompagnata da un
ammonimento finale del giudice ai genitori che così recita: “La
Corte dovrebbe essere sempre l’ultimissima risorsa nei casi in cui i
genitori non giungano a un accordo su questioni che riguardano i loro
figli. Nonostante la legge offra un meccanismo di risoluzione delle
dispute tra genitori per questioni riguardanti i loro figli, essa non
è che un ottuso strumento in confronto alle virtù della serena
discussione e del ragionevole compromesso tra le parti coinvolte.”

SPAGNA


Tribunal Supremo,
Divisone Penale, sentenza del 10 dicembre 2016 n. 5809

Il
Tribunal Supremo ha considerato valida e legittima la condanna per
reato di esibizionismo e abuso sessuale di minore (cybergrooming)
di un uomo accusato di aver ottenuto i dati di una minore dal
profilo personale di un social network.
La Corte Suprema ha osservato che i genitori dovrebbero accedere ai
messaggi archiviati dai loro figli nei social network. Quando è
commesso un reato subentra la protezione del diritto alla privacy del
minore.

Fonte:
http://goo.gl/nbKLOl


Confidenzialità dei
dati dei minori e rapporti di polizia su minori nei procedimenti
penali

Il
Difensore Civico spagnolo è intervenuto per garantire la
confidenzialità dei dati personali riguardanti una passata condanna
e la conseguente permanenza in un centro di detenzione minorile di
un giovane di 18 anni. Quando la sua domanda per un permesso di
soggiorno è stata rifiutata sulla base di tale informazioni, il
Difensore Civico ha difeso il diritto del giovane alla
confidenzialità dei suoi dati e l’obbligo per le autorità di
salvaguardare tale diritto nel processo di immigrazione. Fonte:
https://goo.gl/Gs8hxW


La
Corte
Costituzionale spagnola,
con
la sentenza
dell’11 aprile 2016 n. 65
,
ha accolto l’appello di una madre per riprendere la custodia dei suoi
figli e ha riconosciuto il suo diritto a un giusto processo
(effettivo accesso alla giustizia), sulla base della sentenza della
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nel caso R.M.S. vs. Spagna (del
18 giugno 2013, Caso 28775/12). La Corte ha affermato che le autorità
spagnole hanno violato l’Articolo 8 dividendo la famiglia anziché
mettere in atto misure di sostegno, essendo la separazione dei membri
di una famiglia una misura estrema da applicare soltanto nei casi più
gravi. Fonte:

http://www.tribunalconstitucional.es/es/jurisprudencia/paginas/Sentencia.aspx?cod=21524



ROMANIA


La
Legge 16 marzo 2016 n. 30

ha ratificato la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione
e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica. I
documenti finali sono stati depositati presso il Segretariato della
Convenzione a Strasburgo il 23 maggio. Fonte: http://goo.gl/s79vTo


Il
13 aprile 2016, il Ministero della Giustizia ha pubblicato una
proposta di legge sulla protezione delle vittime di reato che
aggiornera la legge sulle responsabilità dello Stato nei confronti
delle vittime di reato (Legge n. 211/2004). La proposta di legge
intende armonizzare la legislazione nazionale con il Pacchetto
dell’Unione Europea sui diritti delle vittime e la Direttiva UE
2012/29. Le principali modifiche proposte riguardano il diritto delle
vittime di essere debitamente informate dei loro diritti, l’obbligo
per gli organi giudiziari di rilasciare alle vittime un avviso
scritto contentente le informazioni sull’andamento del proprio caso e
di tradurre ordinanze della Cassazione o documenti simili. Fonte:
http://goo.gl/Fq30Dt

GIURISPRUDENZA
(ROMANIA)


Alta
Corte di Cassazione e Giustizia, sentenza del 16 maggio 2016 n. 5

(non ancora pubblicata)

L’Alta
Corte afferma che è illegale per i tribunali di custodia ordinare
analisi biologiche su minori detenuti per scontare le misure
educative previste dal nuovo Codice Penale al fine di ottenerne e
archiviarne il profilo genetico nel Sistema Nazionale Giudiziario di
Dati Genetici. L’azione legale è stata intrapresa dal Procuratore
Generale e la decisione dell’Alta Corte rappresenta un necessario
chiarimento sull’applicazione della legge, e in particolare sul
conflitto tra la Legge n. 76/2008, che fa riferimento ai casi in cui
è applicata una pena, e il nuovo Codice Penale (febbraio 2014), che
elimina le pene applicabili ai minori penalmente responsabili in
favore di misure educative.


Tribunale
Distrettuale di Bihor, sentenza del 21 aprile 2016 n. 2 366/A/2016

Il
Tribunale conferma la decisione d’appello di un tribunale locale
(Judecatoria Oradea) che garantisce un ordine di protezione in caso
di violenza domestica. Sebbene gli atti di violenza siano stati
rivolti soltanto alla madre e la legge romena non garantisca lo
status di vittima a minori testimoni di violenza domestica, entrambi
i tribunali hanno garantito le misure di protezione sia alla madre
che alla figlia minorenne. Fonte:
http://portal.just.ro/111/Lists/Jurisprudenta/DispForm.aspx?ID=268

ITALIA


Il 20 gennaio 2016
è entrato in vigore il Decreto
Legislativo del 15 dicembre 2015, n. 212

sui diritti, l’assistenza e la protezione delle vittime di reato. Il
decreto modifica il Codice Penale Italiano e Il Codice di Procedura
Penale per accrescere il livello di protezione e di assistenza alle
vittime nell’accesso e la partecipazione ai procedimenti penali,
indipendentemente dall’esistenza di un processo.


La Legge
del 19 ottobre 2015 n. 173

modifica il regolamento nazionale sull’adozione favorendo l’adozione
di minori da parte dei loro genitori affidatari. Il giudice potrà
decidere in base alla valutazione dei servizi sociali e previa debita
considerazione dell’opinione del minore di dodici anni, o di età
inferiore “se il minore è capace di discernimento.”

GIURISPRUDENZA
(ITALIA)


Corte
Suprema, sentenza del 22 giugno 2016 n. 12962

La
Corte dà rilevanza ai legami giuridici stabiliti nel tempo e afferma
che è nel superiore interesse del minore essere adottato dal partner
omosessuale del genitore per preservare la prossimità affettiva e
educativa con il genitore adottivo. Fonte: https://goo.gl/mhdMcf


Corte
Suprema, sentenza dell’8 giugno 2016 n. 11782

Il
minore deve avere un rappresentante legale fin dal principio del
procedimento di adozione, essendo parte a tutti gli effetti del
procedimento stesso. La legge nazionale deve essere interpretata in
modo da assicurare assitenza legale a ogni minore in ogni fase del
procedimento. In mancanza di tale assistenza, l’intero procedimento è
ritenuto nullo e dev’essere ripetuto. Qui il testo originale:
http://goo.gl/wPAjTx

Evoluzioni
importanti nella giurisprudenza italiana

La
più recente giurisprudenza della Corte Suprema sull’abuso di minori
e l’uso di pornografia minorile sottolinea il bisogno di proteggere
tanto il minore testimone quanto il minore vittima di abuso, nonché
la necessità di valutare rigorosamente l’accusa per prevenire la
condanna di innocenti. Maggiori informazioni a questa pagina (testo
in inglese): http://goo.gl/qS55Gw

T.A.L.E.

Questa
è la Newsletter del progetto T.A.L.E., Training Activities for Legal
Experts on children’s rights
– Attività di Formazione per Legali
Esperti di diritti dei minori. 

Il progetto ha lo scopo di formare i
legali che rappresentano i minori nei procedimenti giudiziari sugli
strumenti internazionali volti a promuovere e proteggere i diritti
dei minori e sulla corretta attuazione dei principi sanciti dalle
Linee Guida del Consiglio d’Europa per una giustizia a misura di
minore (CoE CFJ) al livello nazionale. Il progetto è finanziato dal
Programma REC (Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza) della Commissione
Europea. Le nostre attività sono cominciate nel novembre del 2015 e
si concluderanno nell’ottobre del 2017. Maggiori
informazioni sul progetto T.A.L.E. qui


Per maggiori informazioni sul Progetto TALE si prega di contattare:
 Luca Bicocchi per il Progetto T.A.L.E., luca.bicocchi@savethechildren.org

Newsletter a cura di Lara Olivetti, Save the Children Italy