Quando s’inseriscono i propri dati personali su un sito di social network, se ne perde il controllo. I dati possono essere registrati da tutti i contatti e dai componenti dei gruppi cui si ha aderito, rielaborati, diffusi, anche a distanza di anni.
Attenzione: a volte, accettando di entrare in un social network, si concede, all’impresa che gestisce il servizio, la licenza di usare senza limiti di tempo il contenuto inserito on-line: foto, chat, scritti, pensieri.
La maggior parte dei siti di social network ha sede all’estero, e così i loro server. In caso di disputa legale o di problemi insorti per violazione della privacy, non sempre si è tutelati dalle leggi italiane ed europee.
Non si può cancellare
Se si decide di uscire da un sito di social network spesso è permesso soltanto di “disattivare” il profilo, non di “cancellarlo”. I dati, i materiali che sono stati immessi on-line potrebbero essere comunque conservati nei server, negli archivi informatici dell’azienda che offre il servizio. Leggere bene cosa prevedono le condizioni d’uso e le garanzie di privacy offerte nel contratto che si accetta all’atto dell’iscrizione.
Rispettiamo gli altri
Quando si inseriscono foto di altre persone o si “tagga”, chiediamoci prima se queste persone sono d’accordo a diffondere la loro immagine a questo modo. Nel dubbio, chiediamo prima il loro consenso.
Attenzione ai falsi profili
È sufficiente la foto, il nome e qualche informazione sulla vita di una persona per impadronirsi on-line della sua identità.
Attenzione alle informazioni che pubblichiamo on-line. La data e il luogo di nascita sono sufficienti per ricavare il nostro codice fiscale. Altre informazioni potrebbero aiutare a risalire al conto bancario o postale o al nome utente e password.
Usiamo log-in e password diversi dalle credenziali impostate per l’accesso ad altri siti, per gestire la posta elettronica, le operazioni di home banking e simili. Modifichiamo spesso la password.
Generazioni connesse: trova qui tutte le informazioni per viaggiare sicuri in rete
Cosa fare, quando i nostri diritti alla privacy sono violati?
Si possono seguire tre vie:
1. Intimazione all’autore: possiamo protestare contro l’autore e pretendere che cancelli subito le informazioni, immagini o altro che ci riguarda.
2. Reclamo al Garante per la protezione dei dati personali. Si tratta di una denuncia precisa in cui si indica nel dettaglio chi e come ha violato i nostri diritti.
3. Segnalazione al Garante. E’ una comunicazione in cui si danno le informazioni minime per poter fare un controllo sul rispetto della legge da parte dell’autore del comportamento che segnaliamo.
Come fare?
Per saperne di più:
Informazioni sulla privacy di Facebook: