Progetto T.A.L.E.
Online training
Introduzione ai materiali
Come e perché è stato sviluppato questo strumento?
Questo strumento di formazione online è stato studiato per fornire un supporto ai giuristi al fine di rendere il procedimento giudiziario più sensibile ai diritti e ai bisogni dei minori. È stato sviluppato nell’ambito del progetto europeo “Training Activities for Legal Experts on children rights (T.A.L.E)”.
Il progetto è cominciato a novembre 2015 e si è concluso ad ottobre 2017 e si propone di migliorare l’esperienza dei minori nel contesto del sistema giudiziario, offrendo un’approfondita formazione agli avvocati che rappresentano minori in procedimenti giudiziari sugli strumenti internazionali volti a promuovere e proteggere i diritti dei minori e sulla corretta attuazione a livello nazionale dei principi contenuti nelle linee guida del Consiglio d’Europa riguardo una giustizia a misura di minore.
Il coordinatore del progetto è Save the Children Italia ed i suoi partners sono: la Scuola Superiore dell’ Avvocatura (Italia), Save the Children Romania (Romania), Defence for Children International (Belgio), Instituto de Apoio a Crianca (Portogallo), L’Università di Liverpool (Regno Unito) e La Merced Migraciones (Madrid, Spagna).
Questo percorso di formazione si basa sulla constatazione iniziale che un approccio al procedimento giudiziario basato sui diritti dei minori accresce notevolmente la capacità degli avvocati di lavorare con i minori in maniera efficace e, soprattutto, migliora le esperienze e i risultati non solo per i loro giovani clienti, ma anche per le altre parti coinvolte nel procedimento.
Ma cosa intendiamo esattamente per approccio al procedimento giudiziario basato sui diritti dei minori, e perché è importante?
Un approccio al procedimento giudiziario basato sui diritti dei minori: cosa comporta per gli avvocati?
Essenzialmente, l’espressione “diritti dei minori” si riferisce all’insieme di diritti civili, politici, sociali, economici e culturali che riguardano i minori e l’infanzia. Tali diritti definiscono degli standard di base e delle condizioni di tutela, autonomia e rispetto che permettono ai minori di crescere bene nel presente e sviluppare il loro pieno potenziale nel futuro.
Le componenti dell’approccio basato sui diritti dei minori possono essere così riassunti:
- Riconoscimento che tutti i bambini godono di diritti umani sanciti dal diritto internazionale e nazionale che vanno difesi in termini procedurali e sostanziali. Ciò è particolarmente importante quando si tratta di minori perché sono necessari più impegno e attenzione; c’è ancora una diffusa resistenza a considerare i minori come titolari di diritti alla pari degli adulti; i legali che lavorano con i minori tendono a considerarli più facilmente come vittime vulnerabili e passive e faticano a comprendere come e perché un minore dovrebbe essere autorizzato a far valere attivamente i suoi diritti nel procedimento giudiziario. Se è vero che alcuni tra i diritti dei minori si applicano ugualmente agli adulti (come il diritto a un giusto processo), essi vanno comunque interpretati e applicati in modo da rispondere agli interessi e ai bisogni specifici dei minori. Altri diritti, invece, sono specifici dei minori e vanno esplicitamente riconosciuti e fatti valere (come i diritti relativi all’adozione o il diritto di conoscere i propri genitori e di essere cresciuti da loro, salvo specifici gravi motivi).
- Un approccio basato sui diritti dei minori deve riguardare i minori anche come titolari attivi di diritti e come agenti che determinano la propria vita anziché oggetti passivi di tutela. Ai minori vanno dunque offerti il sostegno e l’opportunità di far valere i propri diritti e portare davanti alla giustizia coloro che li violano. Ciò non significa che i minori debbano agire isolati dagli altri; un aspetto importante dell’approccio basato sui diritti dei minori è il riconoscimento e il supporto del ruolo che altri, in particolare i loro genitori, fratelli e sorelle, la famiglia allargata e la comunità svolgono nell’assicurare il rispetto dei loro diritti. Ciò significa coinvolgere i membri importanti della famiglia e della comunità al fine di identificare problemi e/o i rischi e trovare soluzioni per aiutare i minori a esercitare i loro diritti.
Adottare un approccio basato sui diritti dei minori nella pratica legale è importante per le ragioni che seguono:
- Innanzitutto, i minori non hanno ancora una piena autonomia e in genere dipendono dagli adulti per poter affermare i propri diritti. Nei procedimenti giudiziari, i legali hanno un ruolo chiave nell’assicurare che i diritti che i minori detengono sulla carta siano fatti rispettare in maniera ferma e significativa.
- In secondo luogo, i minori attraversano ancora la fase di sviluppo fisico, emotivo e psicologico, cosa che li rende più vulnerabili alle violazioni dei loro diritti; vanno, perciò, messi in atto meccanismi forti per proteggerli. Ciò vale anche nel contesto dei procedimenti giudiziari in cui le irregolarità procedurali o la decisione di privilegiare i diritti di altri soggetti (come i genitori o lo Stato) possono aggravare le loro vulnerabilità e minare i loro diritti.
Come possono, gli avvocati, adottare un approccio basato sui diritti dei minori alle cause che li coinvolgono?
Un approccio basato sui diritti dei minori deve perseguire la realizzazione dei diritti dei minori nella pratica. In altre parole, deve migliorare il modo in cui i minori vivono il procedimento giudiziario. Oggi ci si riferisce comunemente a questo approccio come alla “Giustizia a Misura di Minore”.
La giustizia a misura di minore è così definita:
“…sistemi giudiziari che garantiscono il rispetto e l’effettiva attuazione di tutti i diritti dei minori al più alto livello possibile… Si tratta, in particolare, di una giustizia accessibile, adeguata all’età, rapida, diligente, adatta alle esigenze e ai diritti del minore e su di essi incentrata, nel rispetto dei diritti del minore, tra cui il diritto al giusto processo, alla partecipazione e alla comprensione del procedimento, al rispetto della vita privata e familiare, all’integrità e alla dignità.” (Linee guida del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa per una giustizia a misura di minore, 17 novembre 2010, par. IIc).
In questo senso, la giustizia a misura di minore è molto più incentrata sui meccanismi procedurali e pratici che si possono mettere in atto per far rispettare i diritti dei minori.
Le componenti della giustizia a misura di minore riflettono gli obblighi giuridici a cui il nostro paese è soggetto in base alla legge internazionale ed europea. Ad esempio, virtualmente ogni provvedimento della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (UNCRC) del 1989, ratificata dall’Italia nel 1991, comprende almeno un riferimento ai diritti dei minori nel contesto dei procedimenti giudiziari, tra cui il diritto a:
- un’appropriata assistenza legale;
- la partecipazione al processo decisionale;
- evitare ingiustificati ritardi;
- la protezione prima, durante e dopo il procedimento giuridico.
Il Comitato ONU sui Diritti dell’Infanzia – composto da esperti di livello internazionale per il monitoraggio dell’esecuzione della Convezione – ha arricchito le implicazioni di tali obblighi attraverso una serie di Commenti Generali (una guida dettagliata su come interpretare e applicare le disposizioni sostanziali della Convenzione), tra cui:
- Commento Generale n. 12 sul diritto del minore ad essere ascoltato;
- Commento Generale n. 6 sul trattamento dei minori non accompagnati e separati al di fuori del loro paese d’origine;
- Commento Generale n. 10 sui diritti dei minori nella giustizia minorile;
- Commento Generale n. 5 sulle misure generali di esecuzione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia.
Il supporto internazionale per lo sviluppo di un approccio ai procedimenti giudiziari basato sui diritti dei minori è stato ulteriormente rafforzato dall’introduzione nel 2010 delle Linee Guida del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa per una Giustizia a Misura di Minore. Le Linee Guida sono state elaborate per migliorare l’accesso e il trattamento dei minori nei procedimenti giudiziari e si basano sul feedback di oltre 4.000 minori che hanno fatto esperienza di procedimenti giudiziari. Le Linee Guida si applicano a una varietà di contesti giudiziari, compresi quelli relativi alla famiglia, l’immigrazione, la giustizia penale, la pubblica amministrazione e i procedimenti civili e spiegano precisamente come andrebbero fatti rispettare i diritti dei minori prima, durante e dopo i procedimenti giudiziari.
Ma nonostante gli sforzi del Consiglio d’Europa di mappare con precisione le implicazioni di un approccio al processo giudiziario basato sui diritti dei minori, le Linee Guida restano ampiamente sconosciute tanto ai legali quanto ai minori.
Questi strumenti tentano di riempire questa lacuna, a cominciare dall’accrescimento delle competenze dei legali per comprendere e definire le implicazioni di un approccio basato sui diritti dei minori e il modo in cui può fare la differenza.
Con il supporto del Rights, Equality and Citizenship
(REC) Programme of the European Union
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