A 18 anni possono ottenere la cittadinanza italiana le ragazze e i ragazzi che sono nati in Italia anche se i genitori non li hanno sempre regolarmente iscritti come residenti all’anagrafe del Comune. Lo prevede il
decreto-legge 21.6.2013 n. 69.
Cosa fare se manca dell’iscrizione anagrafica che prova la residenza in Italia fin dalla nascita necessaria per ottenere la cittadinanza italiana?
Si può dimostrare di avere effettivamente vissuto in Italia dalla nascita con documentazione ufficiale come le pagelle scolastiche, le certificazioni di vaccinazioni sanitarie, etc….
La questione in passato era stata nella prassi regolata con due circolari del Ministero dell’Interno la n. K60.1 dd. 5 gennaio 2007 e quella n. K. 64.2/13 del 7 novembre 2007. Negli ultimi mesi anche i tribunali avevano dichiarato che la prova della residenza può avvenire con ogni documentazione idonea, ad esempio:
Tribunale di Reggio Emilia, decreto 3 gennaio 2013;
Tribunale di Roma, sez. I civile, sentenza. n. 13821 del 14 giugno 2013;
Tribunale di Firenze, decreto 9 luglio 2013;
Tribunale di Pordenone, decreto 13 luglio 2012.
I Comuni hanno l’obbligo di informare le ragazze e ragazzi residenti prima che compiano i 18 anni sul diritto ad acquisire la cittadinanza italiana, se dichiarano di volerla entro un anno.
E se il Comune si dimentica di mandare la comunicazione?
Si può chiedere la cittadinanza anche dopo la scadenza del termine di un anno.
APPROFONDIMENTO:
Chi altro può ottenere la cittadinanza italiana, secondo la legge?