Save the Children denuncia le conseguenze dell‘emergenza sanitaria e lancia la campagna Riscriviamo il Futuro #riscriviamoilfuturo
Save the Children ha lanciato la campagna Riscriviamo il Futuro con l’obiettivo di supportare i bambini e le bambine che hanno fortemente risentito delle conseguenze dell’emergenza sanitaria e che vivono nelle aree maggiormente deprivate del Paese.
Le conseguenze della crisi sanitaria sono state descritte nel rapporto Riscriviamo il Futuro. L’impatto del Coronavirus sulla povertà educativa, diffuso l’11 maggio. Il rapporto include l’inedita indagine realizzata per l’Organizzazione dall’istituto di ricerca 40 dB su un campione di oltre 1000 bambini e ragazzi tra gli 8 e i 17 anni e i loro genitori, che include un 39,9% del totale che è in condizioni di fragilità socio-economica anche a causa della pandemia COVID-19.
Secondo l’indagine circa 1 minore su 5 incontra maggiori difficoltà a fare i compiti rispetto al passato e, tra i bambini tra gli 8 e gli 11 anni, quasi 1 su 10 non segue mai le lezioni a distanza o lo fa meno di una volta a settimana. Sembra che l’emergenza abbia fortemente incrementato il fenomeno della povertà educativa già ampiamente diffuso in Italia. Il rischio che bambini e ragazzi, soprattutto coloro i quali vivono nelle aree più marginali del Paese, abbiano delle ricadute sulle rispettive capacità di apprendimento è drammaticamente elevato. Dietro lo spettro della perdita di fiducia in se stessi imperversa il pericolo reale che abbandonino la scuola. Del restio, la dispersione scolastica rappresenta un fenomeno già diffuso in Italia prima dell’emergenza, coinvolgendo il 13,7% dei ragazzi.
Tuttavia, l’aumento della povertà educativa è strettamente legato all’intensità della crisi economia, soprattutto tra i gruppi più fragili. Con l’emergenza sanitaria, le famiglie si sono trovate a fronteggiare nuove difficoltà: quasi 1 genitore su 7 (14,8%) ha perso il lavoro definitivamente a causa dell’emergenza, oltre la metà lo ha perso temporaneamente, mentre più di 6 su 10 stanno facendo i conti con una riduzione temporanea dello stipendio. E’ sufficiente pensare che, rispetto alla fase pre-emergenza, la percentuale di nuclei familiari in condizione di vulnerabilità socio-economica che beneficia di aiuti statali è quasi raddoppiata (dal 18,6% al 32,3%).
Questo il quadro alla luce del quale, denuncia Save the Children, oggi 1 milione di bambini in più rischiano di scivolare nella povertà assoluta, andandosi così ad aggiungere agli attuali 1,2 milioni di minori attualmente certificati in condizioni di povertà assoluta ed innalzando la percentuale dall’attuale 12% sino al 20%.
Con il lancio della campagna Riscriviamo il Futuro, abbiamo adottato un Manifesto dove invitiamo Governo, Parlamento, Regioni ed Enti Locali ad “affrontare una sfida storica, che deve considerare come priorità dell’agenda politica”.
In particolare, chiediamo:
- Supporto di materiale scolastico: prevedere che il supporto di materiale scolastico (tablet o pc) per seguire la didattica a distanza raggiunga effettivamente tutti gli studenti che ne hanno bisogno, ai quali dovrà essere garantito anche un sostegno individuale nello studio;
- Iniziative per l’estate: ideare iniziative per l’estate, compatibili con le norme sanitarie, volte al recupero delle competenze cognitive e sociali che sono state compromesse a seguito del lungo periodo lontano da scuola;
- Riorganizzazione della scuola e della didattica: programmare sin da subito interventi innovativi per la riorganizzazione della scuola e della didattica per il prossimo anno scolastico, garantendo anche un supporto materiale ed educativo individualizzato per gli studenti più in difficoltà.
Nel frattempo, la nostra risposta non si è fatta attendere, poiché abbiamo programmato un intervento che si svilupperà lungo tre livelli:
- Minori: l’obiettivo è quello di combattere il c.d. learning loss, riducendo il gap di apprendimento dovuto alla chiusura delle scuole. Tramite i c.d. Spazi Futuro, intendiamo restituire ai bambini l’estate come tempo di gioco, di educazione e di socialità. Gli Spazi Futuro sono spazi fisici all’aperto, che promuoveremo – nel rispetto dei protocolli sanitari da definire – nelle aree più svantaggiate del Paese, a partire dalla rete educativa che l’organizzazione ha già attivato in tutta Italia con i Punti Luce, i centri Fuoriclasse e gli Spazi Mamme. Ovviamente, le attività di sostegno al recupero dell’apprendimento saranno anche realizzate attraverso l’ambiente digitale al fine di usufruire di opportunità educative anche a distanza.
- Famiglie: congiuntamente alle associazioni nostre partner sul territorio, miriamo a potenziare il sostegno materiale alle famiglia in gravi condizioni di povertà, già attivato in questa prima fase dell’emergenza, attraverso una c.d. dote di cura, in grado di rispondere sia ai bisogni a breve termine (es. spesa), che a lungo (es. autonomia tramite messa in rete dei servizi e delle opportunità di formazione e lavoro).
- Scuola: vogliamo essere al fianco delle scuole per preparare la ripresa delle attività didattiche, sostenendo gli insegnanti nel ripensare spazi e tempi della didattica e nella formazione alla didattica digitale. Il progetto contribuirà a garantire, attraverso la figura di tutor volontari, anche un sostegno individuale nell’accompagnamento allo studio.
Il progetto è ambizioso, poiché mira a raggiungere 100 mila bambini e ragazzi in circa 30 città italiane. Ma bisogna agire in fretta e proteggerli. “In un momento così difficile, non bisogna lasciare indietro nessuno. E ognuno deve impegnarsi perché ciò non accada”.
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