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rilevanti in ambito legale e giudiziario riguardo i diritti dei
minori e l’accesso alla giustizia in Europa.
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INTERNAZIONALE
► 1
Febbraio
2017
Due fondamentali convenzioni
internazionali per i diritti dei minori sono entrate in vigore in
Turchia: la Convenzione dell’Aja del 19 ottobre 1996 sulla
competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l’esecuzione e
la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale e di misure
di protezione dei minori, e la Convenzione dell’Aja del 23 novembre
2007 sul recupero internazionale di alimenti nei confronti di minori
e di altri membri della famiglia.
Fonte:
https://www.hcch.net/en/news-archive/details/?varevent=538
UNIONE
EUROPEA
►
Risoluzione
legislativa del Parlamento Europeo del 2 febbraio 2017
La risoluzione invita la Commissione a
presentare un regolamento che preveda il riconoscimento
transfrontaliero automatico dei provvedimenti di adozione nazionale,
nei casi in cui gli adottanti e il minore adottato risiedono nello
stesso Paese. La risoluzione propone altresì l’elaborazione di un
Certificato Europeo di Adozione che velocizzi il processo di
riconoscimento automatico. Dato che le famiglie europee possono aver
vissuto al di fuori dell’Unione in passato, la risoluzione
raccomanda che una volta che uno Stato membro riconosce un
procedimento di adozione emesso al di fuori dell’Unione Europea,
tutti gli Stati dell’Unione dovrebbero riconoscerlo
automaticamente.
Testo
della Risoluzione sul sito del Parlamento Europeo
►
Sentenza
della Corte Europea di Giustizia (Prima Sezione) del 15 Febbraio 2017
Nella
causa C-499/15 W, V. vs X, l’Articolo 8 del Regolamento n.
2201/2003 [Bruxelles II bis] e l’Articolo 3 del Regolamento n.
4/2009 [Obbligazioni Alimentari] devono essere interpretati nel senso
che lo Stato Membro che ha adottato una decisione divenuta definitiva
sulla responsabilità genitoriale e le obbligazioni alimentari
riguardanti un minore non è più competente a decidere su una
domanda di modifica dei provvedimenti adottati con tale decisione
qualora la residenza abituale del minore si trovi nel territorio di
un altro Stato Membro. La competenza a pronunciarsi su tale domanda
spetta ai giudici dello Stato Membro in cui risiede abitualmente il
minore.
Testo
della sentenza sul sito dell’Unione Europea
PORTOGALLO
GIURISPRUDENZA
►
Sentenza
del Tribunale Supremo di Giustizia
del 14 Dicembre 2016
Il Tribunale Supremo di Giustizia ha
cancellato una decisione precedente che aveva affidato in adozione
tre minori, poiché i minori non erano stati debitamente ascoltati.
La nuova decisione del tribunale
ordina di ascoltare l’opinione dei minori laddove la loro capacità
di comprensione sia determinata. Il tribunale stabilisce il principio
secondo il quale se un giudice non ascolta un minore la decisione
dev’essere sempre giustificata.
Link
al testo della sentenza sul database dell’IGFEI
►
Corte
d’Appello di Porto, sentenza n. 1495 del 13 Ottobre 2016
La Corte d’Appello di
Porto ha deciso in favore dell’applicazione della misura tutelare
della promozione e l’accoglienza istituzionale di minori il cui
comportamento comprometta gravemente la loro salute, sicurezza,
formazione, educazione e sviluppo se i genitori dei minori non
provvedono in maniera adeguata a risolvere la situazione.
►
Ministério
Público no Juízo Central Criminal de Penafiel, sentenza del 31
gennaio 2017
La
sentenza del tribunale portoghese segna una svolta verso un approccio
più rigido ai reati commessi contro i minori provenienti da famiglie
romene e nomadi: (la nostra visione di) etnia e cultura non può
essere considerata un motivo di differenza di trattamento o di
alleggerimento dell’applicazione della legge. Un uomo che ha
intrattenuto “rapporti sessuali in maniera regolare” con una
bambina di 13 anni è stato condannato a cinque anni di prigione.
ROMANIA
►
Controllo
dei minori al confine
Nuove
disposizioni legali e misure d’attuazione
semplificano i controlli al confine romeno per i viaggiatori minori
che risiedono al di fuori della Romania.
Informazioni
e fonte a questa pagina (Polizia di Frontiera Romena)
►
Proposte
di emendamenti alla Legge sulla Cittadinanza
La
proposta di legge del 6 novembre 2016 facilita l’ottenimento della
cittadinanza romena a minori nati da almeno un genitore romeno,
mentre la legge attualmente in vigore richieda la cittadinanza romena
di entrambi i genitori. Inoltre, il senato ha proposto che i minori
adottati da genitori romeni conservino la cittadinanza romena anche
nel caso in cui l’adozione sia cancellata o dichiarata nulla. Altre
proposte mirano a una semplificazione dei termini e del processo di
richiesta della cittadinanza romena.
Fonte:
Proposta di legge del 6 novembre 2016
GIURISPRUDENZA
(Romania)
►
Consiglio
Nazionale per la Lotta alla Discriminazione, sentenza del 9 gennaio
2017
Il
procedimento è stato avviato contro una scuola elementare pubblica
dal Centro Europeo per i Diritti dei Minori Disabili, secondo il
quale un gruppo di insegnanti e genitori aveva illecitamente escluso
dal normale percorso di formazione un alunno di 14 anni affetto dalla
sindrome di Down. Per la prima volta in Romania, dopo aver ascoltato
il minore e sulla base dei mezzi di prova forniti dalla ONG, il
Consiglio ha sanzionato non solo gli insegnanti, ma anche i genitori
dei compagni di classe del ragazzo, oltre a decidere di monitorare
l’attività della scuola e
i passi compiuti per assicurare l’inclusione degli studenti con
bisogni educativi speciali.
Fonte:
Consiglio Nazionale per la Lotta alla Discriminazione
►
Tribunale
di Galati, sentenza n. 992 dell’11 agosto 2016
Nella
decisione appena pubblicata, il Tribunale di Galati ha rigettato la
richiesta della Direzione di Protezione dei Minori di far trasferire
il minore in un paese diverso da quello in cui è attualmente
ospitato in un centro di accoglienza. La decisione è basata sulla
valutazione del superiore interesse del minore e sull’opinione del
ragazzo sedicenne. Sebbene il ragazzo non avesse sviluppato un
rapporto con la sua famiglia d’origine (madre e fratelli), ha
affermato di essere legato alla sua famiglia affidataria e di aver
mantenuto il legame anche dopo essere stato trasferito nel centro.
Inoltre, il ragazzo aveva stretto nuove amicizie con altri minori
ospiti e alcuni membri dello staff del centro.
SPAGNA
►
Piano
Integrale di lotta contro la tratta di donne e bambine ai fini di
sfruttamento sessuale
Il
Ministero della Sanità, Servizi Sociali e Uguaglianza ha approvato
il Piano di lotta contro la tratta di minori da attuarsi tra il 2015
e il 2018.
Qui
il testo del documento: Piano
Integrale di lotta contro la tratta di donne e bambine con fini di
sfruttamento sessuale 2015-2018
►
Opinione
4/2016 sulle pratiche di restrizione dei diritti fondamentali nei
procedimenti giudiziari regolamentate dall’art. 23.3 della Legge
sulla Responsabilità Penale dei Minori
I
criteri dell’Ufficio del pubblico ministero sulle richieste ai
tribunali minorili di misure di restrizione dei diritti
nell’istruzione di procedure di responsabilità penale nei
confronti di imputati minori.
Testo
del documento: “Conclusioni
delle giornate dei delegati dei minori, Madrid, 24 e 25 ottobre 2016.
Responsabilità penali dei minori”
GIURISPRUDENZA
(Spagna)
► Corte Suprema, Sezione Civile, sentenza n. 75 del 22 dicembre 2016
La ricerca sistematica di
scontro da parte di uno dei genitori non può essere motivo di
esclusione dalla custodia condivisa. La custodia condivisa dovrebbe
essere adottata se è nel superiore interesse del minore. In tal caso
il minore necessita di cure e attenzioni da parte di entrambi i
genitori. Il padre ha superato la sua tossicodipendenza, è dunque
idoneo a prendersi cura del minore.
Testo
della sentenza del 22 dicembre 2016 n. 751
► Corte suprema, sezione civile, sentenza n. 747 del 21 dicembre 2016
È
considerato un reato di incuria o abbandono la consegna di un neonato
a una terza persona con cui non si intrattengano legami sentimentali
o di parentela e che se ne prenda cura in maniera illecita e senza
informare il Sistema di Protezione e Tutela del Minore e
l’Amministrazione concordando le misure di tutela.
Testo
della sentenza del 21 dicembre 2016 n. 747
ITALIA
►
Nuova
legge contro il cyberbullismo
Il
1° febbraio 2017, il Parlamento Italiano ha approvato delle nuove
misure penali per contrastare il cyberbullismo. Il testo definisce il
cyberbullismo come un reato specifico contro i minori o i membri
delle loro famiglie.
Più
informazioni a questa pagina
GIURISPRUDENZA
(Italia)
►
Corte
di Cassazione, sentenza n. 1932 del 25 gennaio 2017
In
base alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e al caso SH
vs. Italia della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (13.10.2015),
la Corte dichiara che è un diritto fondamentale del minore vivere
all’interno della sua famiglia. Le eccezioni devono essere
strettamente giustificate da motivi molto gravi e da provati rischi
per il benessere del minore.
Testo
originale della sentenza
►
Corte
di Cassazione, sentenza n. 2666 del 19 gennaio 2017
La
Corte ha scoperto una sorprendente lacuna nell’ordinamento penale
italiano, dichiarando un genitore non sposato non colpevole per
essersi sottratto agli obblighi di mantenimento nei confronti del
figlio. Di fatto, il linguaggio della legge si riferisce in maniera
specifica ai genitori sposati o divorziati e non può essere
interpretata in maniera estensiva nei casi penali.
Testo
originale della sentenza
►
Corte
di Cassazione, ordinanza n. 686 del 12 gennaio 2017
In
una disputa riguardante il conflitto di competenza, la Corte dichiara
che il Giudice tutelare è l’autorità competente tra i tribunali
locali ad assicurare la nomina effettiva di un tutore a ogni migrante
minore non accompagnato in Italia. Ciò anche in conseguenza della
prossimità geografica dei giudici tutelari, presenti in ogni
tribunale e nei distaccamenti territoriali. Al contrario, i tribunali
minorili, con sede nei capoluoghi di distretto giudiziario, devono
decidere sulla custodia e la possibile adozione dei minori, in
seguito a indagini più approfondite e procedure più lunghe.
Testo
originale dell’ordinanza
Il nostro Progetto
Questa è la Newsletter del progetto T.A.L.E., Training Activities for Legal Experts on children’s rights – Attività di Formazione per Legali Esperti di diritti dei minori. Il progetto ha lo scopo di formare i legali che rappresentano i minori nei procedimenti giudiziari sugli strumenti internazionali volti a promuovere e proteggere i diritti dei minori e sulla corretta attuazione dei principi sanciti dalle Linee Guida del Consiglio d’Europa per una giustizia a misura di minore (CoE CFJ) al livello nazionale.
Il progetto è finanziato dal Programma REC (Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza) della Commissione Europea. Le nostre attività sono cominciate nel novembre del 2015 e si concluderanno nell’ottobre del 2017.