Il 20 novembre del 1989 venne adottata la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, pietra miliare per la tutela dei diritti dei minori e bussola essenziale per orientare gli interventi di Save the Children.

Non è un caso che Save the Children coordini il Gruppo di Lavoro sulla Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (cd. Gruppo CRC), un network attualmente composto da 100 soggetti del terzo settore che si occupano attivamente della promozione e tutela di questi diritti.

Dal 2000 il Gruppo CRC tenta di ottenere una maggiore ed effettiva applicazione in Italia della Convenzione e dei suoi 3 Protocolli Opzionali (OPAC, OPSC, OP3). Per tale ragione, il Gruppo CRC pubblica periodicamente rapporti di monitoraggio relativi alla valutazione dell’implementazione degli strumenti normativi menzionati.

Quest’anno si celebra il trentennale dell’adozione e, in via straordinaria, il Gruppo CRC presenta il 10° rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza proprio in questa occasione.

La presente edizione ha rappresentato anche l’opportunità per riaffermare la centralità della stessa Convenzione nel quadro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile individuati dall’Agenda globale delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile al 2030. Dei 169 Target che sostanziano i 17 Obiettivi, moltissimi possono essere ricondotti alla tutela e promozione dei diritti dell’infanzia e, proprio per questo, per ogni paragrafo del Rapporto sono stati individuati i relativi target di riferimento.

Il Comitato ONU ha raccomandato all’Italia “l’adozione di misure urgenti per affrontare le disparità esistenti tra le Regioni relativamente all’accesso ai servizi sanitari, allo standard di vita essenziale, ad un alloggio adeguato e all’accesso all’istruzione di tutti i minorenni in tutto il Paese. Le disparità su base regionale possono infatti essere considerate una forma di discriminazione che incide sulle condizioni di vita delle persone di età minore in quanto maggiormente vulnerabili.

Il 21 novembre il rapporto verrà presentato nella città di Torino. Ma questo è solo uno degli appuntamenti. Per rimanere aggiornati su tutti gli eventi che saranno promossi e organizzati è possibile iscriversi alla Newsletter.

Trovate il link in fondo alla home page del Gruppo CRC.

“Trent’anni per la Convenzione sono un traguardo importante, molto si è fatto, ma molto resta ancora da fare” – sottolinea Arianna Saulini, di Save the Children/coordinatrice del Gruppo CRC – “è fuori di dubbio che il rafforzamento dei fondi e degli investimenti ci racconta uno scenario che prova a cambiare. Ma è altresì vero che molti sono i margini di miglioarmento e di maggior efficienza della spesa. L’approvazione di importanti riforme necessita di essere portata a compimento senza ulteriori ritardi. I giovani ed i più piccoli devono essere riconosciuti pienamente come risorsa, ed è per questo che oggi più che mai il ruolo del Gruppo CRC è centrale nel veicolare la visione comune di una rete di organizzazioni che con i bambini e ragazzi hanno a che fare quotidianamente. Occorre quindi continuare a lavorare per garantire un supporto alle famiglie, nel tentativo di ridurre le diversità presenti sul nostro territorio”.

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