Da che età si può lavorare?
Si può lavorare dai 16 anni.
L’età non basta. Bisogna anche avere frequentato la scuola per almeno 10 anni (5 anni di scuola primaria, 3 di scuola secondaria di 1° grado e 2 anni di scuola superiore).
La legge prevede che bisogna avere ottenuto la licenza media e avere completato un corso di formazione riconosciuto dallo Stato.
Questa regola vale per tutte le ragazze e i ragazzi in Italia, cittadini italiani o stranieri.
Per chi non ha ancora una qualifica professionale
Chi ha compiuto i 16 anni e ha frequentato la scuola per dieci anni, ma non ha ancora completato un corso di formazione (e quindi non ha ottenuto una qualifica professionale), può comunque lavorare.
In questo caso, deve essere assunto con il contratto di Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale. Questo è previsto dalla legge (decreto legislativo 167/2011). Questa è una forma di apprendistato specifico per lavoratori dai 16 ai 25 anni, che comprende sia la formazione che il lavoro.
Per chi non ha ancora 16 anni
A volte anche i bambini e i ragazzi al di sotto dei 16 anni possono lavorare. Questo è previsto dalla legge solo per fare attività nel settore dello spettacolo, pubblicitario o sportivo. Chi vuole svolgere quelle attività deve chiedere 2 autorizzazioni: una alla Direzione territoriale del lavoro e un’altra ai propri genitori.
Per chi ha 16 anni e ha frequentato la scuola per almeno 10 anni
Per iniziare a lavorare, bisogna fare i seguenti passi:
- ottenere l’autorizzazione all’assunzione dall’Agenzia dell’Impiego
- ottenere il consenso scritto dei genitori o del tutore
- frequentare un corso di formazione approvato dalla Regione durante il periodo di lavoro
L’ Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale
Ogni Regione stabilisce i diplomi e qualifiche che vogliono attuare nel proprio territorio tra quelle definite nell’nell’Accordo in Conferenza Stato Regioni del 27 luglio 2011.
Si tratta di 21 figure di operatori (qualifica triennale) e 21 figure di tecnici (diploma quadriennale).
Ogni Regione stabilisce quante ore di formazione servono per ottenere ciascuna qualifica o diploma, mentre i sindacati contrattano con le imprese di ogni regione il numero di ore e le modalità di formazione che sono offerte all’apprendista all’interno dell’azienda.
Per maggiori informazioni è utile consultare il sito internet della regione in cui si vuole fare l’apprendistato.
Approfondimento: leggi tutto sull’Apprendistato
Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale:
Orario di lavoro
I ragazzi e le ragazze minorenni non possono lavorare durante la notte, tra le 22 e le 6 o tra le 23 e le 7 (articolo 15 della Legge del 17 ottobre 1967, n. 977).
In alcuni settori, si può lavorare fino a mezzanotte per attività culturali (ad esempio, festival, convegni, spettacoli…), artistiche (es. mostre, istallazioni, rappresentazioni e recite…), sportive.
Un’ eccezione al divieto di lavoro notturno è prevista per casi eccezionali: se l’azienda non può funzionare regolarmente in assenza del lavoratore minorenne, per forza maggiore, il lavoratore minorenne può lavorare per il tempo strettamente necessario.
In questo caso, il datore di lavoro deve effettuare una comunicazione all’Ispettorato territoriale del Lavoro indicando la causa di forza maggiore, il tempo di occupazione ed i nominativi dei minori. Entro le 3 settimane successive, il lavoratore ha diritto a ottenere un periodo di riposo pagato di uguale durata al periodo notturno lavorato
I lavoratori minorenni possono lavorare al massimo per 4 ore e mezza consecutive (3 ore, per lavori pesanti, come previsto dal contratto di riferimento). Poi la persona ha diritto a fare una pausa di almeno 1 ora (riposo intermedio).
In alcuni settori, la durata del riposo può essere ridotta fino a 30 minuti (ad esempio, nel settore turistico e tessile)
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A questa pagina trovi le informazioni su questi argomenti:
– Il lavoro minorile in Italia e nel mondo
– Diritto al lavoro per il minore di età in Italia
– Il lavoro minorile: apprendistato e altri contratti
– Strategie per promuovere l’occupazione dei giovani
– Lo sfruttamento del lavoro minorile