La
legislazione comunitaria in materia di tutela dei dati personali si
applica anche agli atti di bullismo attraverso internet, telefono e
ogni mezzo di comunicazione. In queste norme si prevdono sanzioni
anche per gli atti che comportano il furto d’identità e atti
persecutori.

Il
Garante europeo della protezione dei dati personali ha sottolineato
come tale normativa può essere efficacemente applicata per proteggere
le persone dagli atti di cyberbullismo (vedi rapporto della
conferenza “Violenza via internet e scuola, buone prassi per latutela degli insegnanti”, 2010, in inglese, pag. 8 e 9).

Il Parlamento e il Consiglio
europeo hanno in programma nel 2014 la discussione di riforme della
legislazione comunitaria al fine di ampliare la tutela per le vittime
di persecuzione via internet.

La Commissione Europea ha
promosso accordi per il contrasto del bullismo con i principali
provider di social network mondiali, fra cui Facebook e Myspace.

Con il Programma dell’Unione
Europea Daphne sono finanziate ogni anno azioni di contrasto alla
violenza anche via internet nei confronti dei minori. 

Le azioni
variano da scambi di buone prassi fra stati europei, campagne di
sensibilizzazione, rilevazioni di dati del fenomeno del bullismo in
rete e ricerche comparative,

Fra i progetti più recenti,
ricordiamo:

E-ABC (Europe
Anti-Bullying-Project), http://www.e-abc.eu/it/bullismo/

Delete Cyberbullying,
http://deletecyberbullying.eu/

ARBAX contro il bullismo
xenofobo a scuola, http://www.schoolbullying.eu/en

Rete Europea Antibullismo, formata da 17 organizzazioni di diversi
stati membri dell’UE, fra cui Telefono Azzurro,
http://www.antibullying.eu/it