Leggi l’aggiornamento sugli
sviluppi più rilevanti in ambito legale e giudiziario riguardo i
diritti dei minori e l’accesso alla giustizia in Europa!


Traduzione dall’inglese a cura di Clara Ciccioni

UNIONE EUROPEA

► Il 12 Febbraio 2016 il Consiglio UE ha adottato una direttiva che rafforza alcuni aspetti della presunzione di innocenza e del diritto di presenziare al processo nei procedimenti penali. La direttiva ha lo scopo di rafforzare il diritto a un equo processo nei procedimenti penali, stabilendo norme minime relative ad alcuni aspetti della presunzione di innocenza e del diritto di presenziare al processo. Il testo, basato su una Proposta della Commissione del 2013, non è stato ancora pubblicato.
► Il Comitato dei Rappresentanti Permanenti (Coreper) ha approvato il 16 dicembre 2015 un testo di compromesso concordato con il Parlamento Europeo relativo a una direttiva sulle garanzie procedurali per i minori sospettati o accusati di aver commesso un reato penale. Gli stati membri dovranno garantire al minore l’assistenza di un legale – se necessario nominando un difensore d’ufficio –, una valutazione individuale, un esame medico e il diritto alla registrazione audiovisiva degli interrogatori. Il testo prevede inoltre garanzie speciali per i minori in caso di privazione della libertà, in particolare durante la detenzione. Testo originale della proposta di direttiva COM/2013/0822

► Il 15 novembre 2015 è entrata in vigore la Direttiva 2012/29/UE sui Diritti delle Vittime. La Direttiva istituisce una serie di diritti vincolanti per le vittime di reato e precisi obblighi per gli Stati Membri dell’UE al fine di assicurare l’esercizio di tali diritti. Le persone che siano state vittime di reato devono essere riconosciute come tali e trattate in maniera rispettosa, devono ricevere protezione e sostegno e avere accesso alla giustizia. Maggiori informazioni su Commissione Europea/GIustizia Penale/Vittime

 REGNO UNITO

Gennaio 2016 – Il Governo del Regno Unito ha proposto delle modifiche al Disegno di Legge sull’Immigrazione, attualmente in discussione alla Camera dei Lord. I ministri del governo hanno suggerito di rimuovere i normali standard di sostegno ai giovani che escono da istituti di accoglienza la cui richiesta di asilo o altro genere di richiesta di restare nel paese non sia stata accolta. Attualmente i diciottenni che escono da un istituto di accoglienza per aver raggiunto la maggiore età ricevono assistenza con alloggio laddove il loro benessere lo richieda. È inoltre assicurato il sostegno di consulenti personali, fondi per l’istruzione superiore e la formazione nonché il diritto a restare in casa famiglia più a lungo se la persona lo desidera. Nella normativa proposta dal Governo tali diritti decadrebbero al raggiungimento della maggiore età, qualora la richiesta di asilo sia stata rifiutata o comunque sia respinta la domanda di autorizzazione al soggiorno.

14 gennaio 2016: Il governo del Regno Unito ha annunciato delle modifiche alla legge sulle adozioni e ha incrementato i fondi per migliorare le possibilità di vita dei minori in attesa di affidamento. Le modifiche stabiliscono l’obbligo per i Tribunali e i Council di perseguire l’adozione quando è nell’interesse superiore del minore.
Novembre 2015: Il Disegno di legge sulla Cooperazione ai Servizi per i Minori ha superato l’ultima fase di approvazione nell’Assemblea dell’Irlanda del Nord. Una volta ottenuto il consenso reale, la normativa istituirà l’obbligo di legge per le agenzie governative e i ministeri dell’Irlanda del Nord a lavorare insieme nella pianificazione, la delegazione e la fornitura di servizi per i minori.

GIURISPRUDENZA  (REGNO UNITO)

20 Gennaio 2016 (causa non ancora pubblicata):

L’Upper Tribunal, Sezione Immigrazione e Asilo, ha ordinato all’Home Office di acconsentire immediatamente a tre minori siriani non accompagnati e a un adulto di essere ricongiunti alle loro famiglie nel Regno Unito. In linea teorica il Regolamento di Dublino permette a un richiedente asilo a Calais o in altro luogo d’Europa di ricongiungersi con un famigliare nel Regno Unito soltanto se la sua richiesta d’asilo sia stata accolta in Francia. I difensori dei richiedenti hanno sostenuto che ciò avviene raramente a causa di difetti burocratici, e la corte ha concluso che la prova scritta di una richiesta di asilo in Francia fosse sufficiente a provare che i minori avevano cercato inizialmente rifugio in quel paese.

Corte d’Appello, Home Office contro VS – [2015] EWCA Civ 1142

S. è un cittadino iraniano giunto nel Regno Unito. In occasione dell’arresto ee della detenzione, aveva fornito una data di nascita corrispondente a 16 anni di età ed era stato trattato come un minore. Durante l’affidamento presso le autorità locali, S. era invece stato riconosciuto come adulto. Su tale base il Segretario di Stato ne ordinò la detenzione. Con la decisione in oggetto, la Corte d’Appello conferma le conclusioni della High Court, secondo cui la detenzione era illegittima e il modo in cui era stata determinata l’età di S. non era compatibile con il principio del migliore interesse e con le procedure per l’accertamento dell’età in vigore in Inghilterra.
NOTA: a simili conclusioni sono giunti i tribunali italiani nelle sentenze segnalate a questa pagina del sito internet Diritti ai Margini di Save the Children Italia.

ITALIA

Il 20 gennaio 2016 è entrato in vigore il Decreto Legislativo del 15 dicembre 2015 n. 212, che dà attuazione alla Direttiva 2012/29/UE in tema di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato. Il decreto modifica il Codice Penale e il Codice di Procedura Penale assicurando alle vittime di reato adeguati livelli di tutela e assistenza, tanto nelle fasi di accesso e partecipazione al procedimento penale quanto al di fuori e indipendentemente da esso.

La Legge 19 ottobre 2015, n. 173 modifica la normativa nazionale in materia di adozioni favorendo l’adozione di minori da parte dei genitori affidatari. Nel decidere sull’adozione del minore, il giudice dovrà tenere presenti le valutazioni dei servizi sociali e le opinioni del minore di dodici anni, o di età inferiore, “se capace di discernimento”.

GIURISPRUDENZA  (ITALIA)

Corte di Cassazione, Sezione III Penale, sentenza del 18 gennaio 2016 n. 1620

È legittima la condanna per abuso sessuale su minore anche sulla base di testimonianze di parenti che riportano le dichiarazioni della vittima. Nessuna norma impone al giudice di sentire la testimonianza diretta del bambino, sulla base della presunzione che tale accertamento può provocare rischi per il suo stato psico-fisico.

Corte di Cassazione, Sezione I Civile, sentenza del 24 novembre 2015 n. 23976

I giudici della Prima Sezione Civile affermano che le parti hanno il pieno diritto di partecipare a tutte le misure d’indagine. Tale diritto comprende il completo accesso alle relazioni sullo stato psico-fisico del minore che accompagnino gli atti del processo, compilate da qualunque istituzione o servizio coinvolto nei fatti oggetto del giudizio e dagli operatori specializzati dell’autorità giudiziaria. Le parti hanno il diritto di esaminare tali documenti, estrarre copie, effettuare deduzioni o richiedere approfondimenti.

PORTOGALLO

Il Portogallo ha apportato dei cambiamenti significativi alla sua normativa in materia di diritti dei minori nella giustizia penale e civile:

La Legge n. 4/2015 del 15 gennaio modifica e migliora la Legge sulla Tutela Educativa (Legge n° 166/99 del 14 settembre) per i minori di età compresa tra i 12 e i 16 anni. La Legge sulla Tutela Educativa si applica in sostituzione del Codice Penale per le persone minori di 18 anni.

Legge n. 141/2015 dell’8 settembre sulla protezione dei minori e dei giovani a rischio

Questo nuovo regime legale riconosce espressamente il diritto del minore di essere ascoltato nei procedimenti legali e istituisce l’obbligo per le autorità giudiziarie di prendere in considerazione le sue opinioni nel determinare la soluzione che meglio soddisfi i suoi interessi. La legge si applica a tutti i procedimenti in corso e a quelli futuri.

Legge n. 141/2015 dell’8 settembre: secondo emendamento alla legge sulla protezione dei minori e dei giovani a rischio

La legge riconosce il diritto dei minori all’integrità dei propri legami psicologici profondi. Ogni intervento pubblico che abbia effetti sulla vita di un minore deve rispettare la struttura dei legami affettivi profondi del minore, che sono strumentali alla sua salute e al suo sviluppo armonico. Andrebbero preferite le misure che garantiscono al minore interessato un legame rassicurante con una persona, anche con precedenza rispetto ai genitori biologici.

La Legge n. 143/2015 dell’8 settembre ha modificato il Codice Civile portoghese, il Codice del Registro Civile e le procedure di adozione. La legge unifica in un solo testo tutte le norme sul procedimento di adozione che in precedenza erano disseminate in diverse normative. L’adozione di minori stranieri e il relativo procedimento internazionale sono ora compresi in questa legge, che consente inoltre ai minori adottati, in alcuni casi, di conoscere le proprie origini biologiche.

GIURISPRUDENZA (Portogallo)

Corte di appello di Évora, 25 giugno 2015, Procedimento n. 789/13.7 TMSTB-B. E1

La decisione riguarda la questione d’attualità del genitore separato che pubblichi le fotografie dei propri figli sui social network, con o senza il consenso dell’altro genitore.

La Corte ha ordinato che i genitori si astengano dal distribuire sui social network fotografie o informazioni che consentano l’identificazione del minore. Tale decisione è conforme e proporzionata alla salvaguardia del diritto del minore alla privacy e alla protezione dei dati personali e, soprattutto, alla sicurezza in internet.

La Newsletter del progetto T.A.L.E.

Questa è la Newsletter del
progetto T.A.L.E., Training Activities for Legal Experts on
children’s rights – Attività di Formazione per Legali Esperti di
diritti dei minori. Il progetto ha lo scopo di formare i legali che
rappresentano i minori nei procedimenti giudiziari sugli strumenti
internazionali volti a promuovere e proteggere i diritti dei minori e
sulla corretta attuazione dei principi sanciti dalle Linee Guida del
Consiglio d’Europa per una giustizia a misura di minore (CoE CFJ)
al livello nazionale. Il progetto è finanziato dal Programma REC
(Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza) della Commissione Europea. Le
nostre attività sono cominciate nel novembre del 2015 e si
concluderanno nell’ottobre del 2017.

Maggiori
informazioni sul progetto T.A.L.E. qui

Leggi la Newsletter n. 2 – luglio 2016