Leggi l’aggiornamento sugli
sviluppi più rilevanti in ambito legale e giudiziario riguardo i
diritti dei minori e l’accesso alla giustizia in Europa!
Traduzione dall’inglese a cura di Clara Ciccioni
UNIONE EUROPEA
► Il 15 novembre 2015 è entrata in vigore la Direttiva 2012/29/UE sui Diritti delle Vittime. La Direttiva istituisce una serie di diritti vincolanti per le vittime di reato e precisi obblighi per gli Stati Membri dell’UE al fine di assicurare l’esercizio di tali diritti. Le persone che siano state vittime di reato devono essere riconosciute come tali e trattate in maniera rispettosa, devono ricevere protezione e sostegno e avere accesso alla giustizia. Maggiori informazioni su Commissione Europea/GIustizia Penale/Vittime
REGNO UNITO
► 20 Gennaio 2016 (causa non ancora pubblicata):
L’Upper Tribunal, Sezione Immigrazione e Asilo, ha ordinato all’Home Office di acconsentire immediatamente a tre minori siriani non accompagnati e a un adulto di essere ricongiunti alle loro famiglie nel Regno Unito. In linea teorica il Regolamento di Dublino permette a un richiedente asilo a Calais o in altro luogo d’Europa di ricongiungersi con un famigliare nel Regno Unito soltanto se la sua richiesta d’asilo sia stata accolta in Francia. I difensori dei richiedenti hanno sostenuto che ciò avviene raramente a causa di difetti burocratici, e la corte ha concluso che la prova scritta di una richiesta di asilo in Francia fosse sufficiente a provare che i minori avevano cercato inizialmente rifugio in quel paese.
► Corte d’Appello, Home Office contro VS – [2015] EWCA Civ 1142
ITALIA
► Corte di Cassazione, Sezione III Penale, sentenza del 18 gennaio 2016 n. 1620
È legittima la condanna per abuso sessuale su minore anche sulla base di testimonianze di parenti che riportano le dichiarazioni della vittima. Nessuna norma impone al giudice di sentire la testimonianza diretta del bambino, sulla base della presunzione che tale accertamento può provocare rischi per il suo stato psico-fisico.
► Corte di Cassazione, Sezione I Civile, sentenza del 24 novembre 2015 n. 23976
PORTOGALLO
Il Portogallo ha apportato dei cambiamenti significativi alla sua normativa in materia di diritti dei minori nella giustizia penale e civile:
► La Legge n. 4/2015 del 15 gennaio modifica e migliora la Legge sulla Tutela Educativa (Legge n° 166/99 del 14 settembre) per i minori di età compresa tra i 12 e i 16 anni. La Legge sulla Tutela Educativa si applica in sostituzione del Codice Penale per le persone minori di 18 anni.
► Legge n. 141/2015 dell’8 settembre sulla protezione dei minori e dei giovani a rischio
Questo nuovo regime legale riconosce espressamente il diritto del minore di essere ascoltato nei procedimenti legali e istituisce l’obbligo per le autorità giudiziarie di prendere in considerazione le sue opinioni nel determinare la soluzione che meglio soddisfi i suoi interessi. La legge si applica a tutti i procedimenti in corso e a quelli futuri.
► Legge n. 141/2015 dell’8 settembre: secondo emendamento alla legge sulla protezione dei minori e dei giovani a rischio
La legge riconosce il diritto dei minori all’integrità dei propri legami psicologici profondi. Ogni intervento pubblico che abbia effetti sulla vita di un minore deve rispettare la struttura dei legami affettivi profondi del minore, che sono strumentali alla sua salute e al suo sviluppo armonico. Andrebbero preferite le misure che garantiscono al minore interessato un legame rassicurante con una persona, anche con precedenza rispetto ai genitori biologici.
► La Legge n. 143/2015 dell’8 settembre ha modificato il Codice Civile portoghese, il Codice del Registro Civile e le procedure di adozione. La legge unifica in un solo testo tutte le norme sul procedimento di adozione che in precedenza erano disseminate in diverse normative. L’adozione di minori stranieri e il relativo procedimento internazionale sono ora compresi in questa legge, che consente inoltre ai minori adottati, in alcuni casi, di conoscere le proprie origini biologiche.
GIURISPRUDENZA (Portogallo)
► Corte di appello di Évora, 25 giugno 2015, Procedimento n. 789/13.7 TMSTB-B. E1
La decisione riguarda la questione d’attualità del genitore separato che pubblichi le fotografie dei propri figli sui social network, con o senza il consenso dell’altro genitore.
La Corte ha ordinato che i genitori si astengano dal distribuire sui social network fotografie o informazioni che consentano l’identificazione del minore. Tale decisione è conforme e proporzionata alla salvaguardia del diritto del minore alla privacy e alla protezione dei dati personali e, soprattutto, alla sicurezza in internet.
La Newsletter del progetto T.A.L.E.
Questa è la Newsletter del
progetto T.A.L.E., Training Activities for Legal Experts on
children’s rights – Attività di Formazione per Legali Esperti di
diritti dei minori. Il progetto ha lo scopo di formare i legali che
rappresentano i minori nei procedimenti giudiziari sugli strumenti
internazionali volti a promuovere e proteggere i diritti dei minori e
sulla corretta attuazione dei principi sanciti dalle Linee Guida del
Consiglio d’Europa per una giustizia a misura di minore (CoE CFJ)
al livello nazionale. Il progetto è finanziato dal Programma REC
(Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza) della Commissione Europea. Le
nostre attività sono cominciate nel novembre del 2015 e si
concluderanno nell’ottobre del 2017.
Maggiori
informazioni sul progetto T.A.L.E. qui
Leggi la Newsletter n. 2 – luglio 2016