Il Parlamento sta discutendo la proposta di riconoscere finalmente la cittadinanza italiana ai bambini che nascono in Italia o che vi sono cresciuti.

“È una questione di estrema importanza e di giustizia per i tanti bambini di origine straniera che sono pienamente parte della nostra comunità nazionale. Auspichiamo che questa sia finalmente l’occasione perché una legge sancisca ciò che già nei fatti è una realtà” (Raffaela Milano, Direttrice Programmi Italia Europa di Save the Children).

Che cosa è stato approvato finora?

La Camera dei Deputati ha approvato un testo interessante il 13 ottobre 2015. Poi la parola è passata al Senato.

Al Senato la discussione è stata rimnada più volte perché non c’era accordo fra i senatori. Da ultimo, la proposta è stata discussa il 4 luglio 2017 e nuovamente rinviata. Sarà ripresa in autunno.

Maggiori informazioni sull’iter della discussione al Senato sono disponibili a questa pagina del sito internet del Parlamento.

Confidiamo che al più presto la proposta sarà approvata e permetta quindi di risolvere le gravi difficoltà in cui si trovano migliaia bambini e giovani in Italia cresciuti in Italia.

Attualmente infatti hanno la possibilità di ottenere la cittadinanza a 18 anni solo i ragazzi e le ragazze nati in Italia.

1. Per i bambini nati in Italia:

Secondo la proposta di legge, potrà essere cittadino italiano il bambino che nasce in Italia da genitori stranieri, di cui almeno uno in possesso di un permesso per soggiornanti di lungo periodo.

Ricordiamo che, per ottenere un permesso di soggiorno europeo per soggiornanti di lungo periodo, è necessario soggiornare in Italia da almeno cinque anni, avere un reddito sufficiente, avere un alloggio che risponda a requisiti di idoneità previsti dalla legge, nonché superare un test della conoscenza della lingua italiana.

2. Per le persone che hanno chiesto la cittadinanza per residenza o per matrimonio:

Per valutare il requisito della residenza, si farà riferimento sia alla regolarità del permesso di soggiorno, sia all’iscrizione anagrafica. Sono ammesse assenze temporanee dal territorio nazionale anche di sei mesi consecutivi (limite massimo) per obblighi militari per gravi motivi di salute.

Acquistano la cittadinanza anche i figli minori di chi ottiene la cittadinanza, anche se i figli non convivono con la persona che ottiene la c, purché abitino in Italia e il genitore abbia la patria potestà.

Ad esempio: se ottengo la cittadinanza per matrimonio con una cittadina italiana, diventano cittadini italiani anche i figli che ho avuto dalla precedente unione con un’altra donna, anche se i figli abitano con lei e non con me. Purché siano residenti in Italia.

3. Per i disabili gravi e gli interdetti in generale

Anch’essi potranno ottenere la cittadinanza italiana: il tutore potrà fare la domanda per loro e ogni atto necessario. Finora è stato impossibile per mancanza di una norma apposita.

4. Per chi è cresciuto in Italia e ha meno di 20 anni

La cittadinanza potrà essere concessa per residenza alle persone che:
– sono entrate in Italia prima dei 18 anni e
– sono residenti da almeno sei anni, e
– hanno frequentato in Italia un ciclo scolastico e hanno conseguito il titolo conclusivo, oppure hanno frequentato in Italia un percorso di istruzione e formazione professionale triennale o quadriennale con il conseguimento di una qualifica professionale.

La richiesta della cittadinanza potrà essere fatta dai genitori fino ai diciotto anni di età oppure direttamente dalla ragazza (o ragazzo), a 18 anni, entro il compimento dei 20 anni.

5. Per chi è cresciuto in Italia e ha più di 20 anni:

Sarà possibile ottenere la cittadinanza anche per le persone che si trovano nella situazione descritta al paragrafo precedente e hanno più di 20 anni.

È stata infatti approvata una norma speciale per le persone che sono entrate in Italia da minorenni, hanno frequentato la scuola e sono residenti da almeno 5 anni.  Quindi, se questa proposta sarà approvata anche dal Senato, tutte le persone che si trovano in questa situazione, senza limiti di età, potranno richiedere la cittadinanza entro 1 anno dalla data in cui entrerà in vigore la nuova legge.

L’impegno di Save the Children per il diritto di cittadinanza

Da anni Save the Children è impegnata in prima fila per riconoscere la cittadinanza dei tanti bambini di origine straniera che sono pienamente parte della nostra comunità nazionale e per promuoverne la piena integrazione, a partire dalla scuola.

Abbiamo quindi partecipato attivamente al dibattito politico e alla formulazione di proposte per riconoscere il diritto alla cittadinanza con una legge. Ricordiamo poi le azioni:

Progetto R.E.T.E. – Progetto RETE: formazione e consulenza con i figli degli immigrati in Italia;

18 anni… in Comune! – campagna informativa e Guida per informare migliaia di giovani neomaggiorenni della possibilità di esercitare il loro diritto a diventare cittadini italiani, realizzata con ANCI, Save the Children e Rete G2 – Seconde Generazioni;

Promessi Sposi d’Italia, questa cittadinanza s’ha da fare! – evento di sensibilizzazione e testimonianza per valorizzare la presenza nel nostro Paese di tanti ragazzi e ragazze di origine straniera, arrivati da piccoli o nati in Italia (in collaborazione con Rete G2 – Seconde Generazioni). Guarda il video!

Leggi I dati, le proposte e le azioni di Save the Children Italia per riconoscere il diritto alla cittadinanza di migliaia di bambini

 

Maggiori informazioni:

Come si acquista la cittadinanza italiana attualmente? Ecco cosa prevede la legge vigente

Legge sulla cittadinanza attualmente in vigore: legge del 5 febbraio 1992 n. 91

Leggi il testo del disegno di legge  (clicca il bottone quì sotto)